ALTRIMENTI STOP A PONTE SAREBBE DECISIONE POLITICA (ANSA) – ROMA, 23 GEN
‘Il Consiglio dei Ministri nel recente decreto sulle liberalizzazioni ha prelevato dalla Societa’ Stretto di Messina la somma di 1.624 milioni di euro giacente dal 2009, destinandola alla manutenzione della rete ferroviaria, a qualche nuovo tratto della Napoli-Bari e ad altre opere minori. Si puo’ supporre che i progetti di queste opere siano in uno stato piu’ avanzato di quello relativo al Ponte sullo Stretto, perche’ se cio’ non fosse, la decisione presa sarebbe a carattere totalmente politico’. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera dei deputati, Aurelio Misiti.
‘La missione del governo tecnico – sottolinea l’esponente del movimento arancione – e’, infatti, quella di tirarci fuori dalla crisi economica, utilizzando tutte le risorse disponibili e pertanto, oltre ai fondi Fintecna assegnati alla societa’ del Ponte, va ‘dirottata’ verso la costruzione di nuove opere cantierabili la rimanente parte di tali fondi, derivanti dalla liquidazione dell’IRI, che ammonta a circa 10 miliardi di euro’.
‘Una tale scelta, indirizzata verso la realizzazione o la manutenzione di opere nel territorio che presenta piu’ carenze infrastrutturali e cioe’ nel Sud, riceverebbe il plauso piu’ convinto da una forza meridionalista come Grande Sud’, conclude Misiti. (ANSA).