(9Colonne) Roma, 8 nov – In merito all’emergenza dell’area archeologica di Pompei il Movimento per le Autonomie propone al ministero dei Beni culturali, a cui vanno assegnati fondi adeguati, di dotare le sovrintendenze di comitati di esperti con competenze indispensabili nell’opera di conservazione del patrimonio.
Secondo Aurelio Misiti, portavoce nazionale del Movimento per le Autonomie, “l’indignazione del presidente Napolitano per il grave crollo è condivisa da tutti gli italiani, a cui non viene data spiegazione plausibile del disfacimento apparentemente inevitabile del nostro patrimonio archeologico”.
Ricorda che “la stessa situazione si presenta per le antiche opere d’arte fuori terra: dalle chiese medioevali ai campanili come la torre di Pisa, dal Colosseo alle altre grandi strutture romane, per la cui tutela non bastano gli esperti di storia dell’arte ma è necessario un lavoro di equipe che comprenda varie professionalità della scienza e della tecnica. L’esperienza del comitato per raddrizzare la torre di Pisa, guidato da un ingegnere geotecnico del Politecnico di Torino, è stata esemplare, riuscendo a riportare la torre alla pendenza di due secoli fa”.
MPA non si limita a denunciare le carenze strutturali del sistema di tutela del patrimonio dei beni culturali italiani ma “propone di passare dalla politica degli interventi successivi ai disastri annunciati alla politica della prevenzione e della conservazione. Il ministero dei beni culturali dovrà fondare il suo lavoro in stretto rapporto con il ministero dell’istruzione e dell’università, quello dell’ambiente e delle infrastrutture; il consiglio superiore dei beni culturali dovrà lavorare insieme al consiglio superiore dei lavori pubblici”.