La proposta di Lombardo: “Assieme al PD pure alle urne”

la Repubblica.it 19 settembre 2010

Lupo e Lombardo alla festa del PD

Lombardo lancia l’alleanza elettorale col Pd

Il governatore: “Possiamo vincere ovunque”. La nuova maggioranza a quota 50 deputati. I finiani entrano in giunta con due nomi: Sparma e Strano. Ancora in dubbio Misuraca. Fioroni: laboratorio interessante. Oggi si riuniscono i parlamentari democratici
di ANTONIO FRASCHILLA 

“Insieme al Pd possiamo vincere tutte le elezioni, alla Regione, al Comune di Palermo e nelle Province”. Il governatore Raffaele Lombardo abbraccia il Partito democratico, mentre tratta con i finiani e il Pdl Sicilia di Dore Misuraca per la composizione della nuova giunta, che presenterà martedì all’Ars e che sarà sostenuta anche “da Mpa, Pd, Udc di Casini e Api”.
Lombardo è pronto a voltare pagina e cambiare del tutto il quadro di alleanze non solo per la nuova giunta ma anche per il futuro. E nella tana del Pd, durante la festa democratica a Villa Giulia, venerdì a tarda sera ha lanciato l’appello per una nuova coalizione che veda insieme il suo partito con quello guidato da Pierluigi Bersani: “L’Mpa è fuori dalla logica degli schieramenti, non è un partito di sinistra ma autonomista – ha detto il governatore, che per la prima volta ha partecipato a una festa della sinistra – Siamo alleati e mi auguro che ci troviamo sul piano delle riforme”.
Poi la proposta di andare insieme alle elezioni al Comune di Palermo e alle prossime regionali: “Mi auguro che Udc, finiani, Api, Mpa e Pd diano vita a questo governo per portare avanti le riforme. È un’esperienza che rappresenta una scommessa, se si crea questo nucleo da quest’area dovrà uscire un candidato per vincere le elezioni, insieme, per la Regione, il Comune e le Province: insieme queste competizioni possiamo finalmente vincerle”.

Il segretario dei democratici siciliani, Giuseppe Lupo, frena: “Per ora non ci sono le condizioni perché il Pd possa entrare in giunta e Lombardo deve rompere davvero con Berlusconi”, dice Lupo, che oggi alle 9 ha convocato all’hotel San Paolo i parlamentari nazionali e regionali del Pd per discutere il sostegno al nuovo governo di Lombardo. Aperture al leader dell’Mpa ieri sono arrivate anche dall’ex ministro Giuseppe Fioroni: “L’avvicinamento del Pd a Lombardo può essere un interessante laboratorio nazionale”. Critiche arrivano da Idv: “Il sostegno del Pd costituisce un mancato rispetto della volontà degli elettori”, dice Leoluca Orlando.

Intanto ieri Lombardo ha incontrato in serata il premier Silvio Berlusconi all’aeroporto di Catania, dopo l’intervento del presidente del Consiglio alla festa de La Destra a Taormina. Nel pomeriggio il governatore ha comunque lavorato alla composizione della nuova giunta. Nel pomeriggio ha visto il coordinatore dei finiani in Sicilia, Giuseppe Scalia. L’accordo tra è stato praticamente raggiunto: gli ex An avranno due assessori nel nuovo esecutivo. La proposta, che dovrebbe andare in porto, è la riconferma di Nino Strano e l’ingresso dell’ex direttore Gian Maria Sparma. Se Strano non dovesse essere riconfermato (per lui è pronto un incarico alla guida di Taormina Arte), al suo posto entrerebbe la dirigente regionale Maria Letizia Di Liberti.

I finiani, che hanno cinque deputati, perdono però pezzi dopo l’apertura del governatore al Pd: “Il nuovo governo sarebbe a trazione Pd, in antitesi con le idee della destra”, dice il deputato regionale Carmelo Incardona. Al momento quindi Lombardo può contare all’Ars su 50 voti: 13 dell’Mpa, 27 del Pd, 3 dell’Api, 3 dell’Udc e quattro dei finiani.

Ancora in stallo la trattativa con l’ala del Pdl Sicilia che fa riferimento a Dore Misuraca e che all’Ars conta cinque deputati, che farebbero salire la maggioranza a quota 55, blindandola dai malumori interni al Pd e allo stesso Mpa. Misuraca chiede un assessore oltre alla riconferma di Gaetano Armao. Lombardo non sembra intenzionato però a dire sì. Ma i finiani chiedono che della nuova maggioranza facciano parte i cinque deputati del Pdl Sicilia. “La presenza in giunta del gruppo che fa capo a Misuraca contribuirà a ripristinare l’alleanza che ha eletto il presidente Lombardo”, dice Scalia.

Intanto il toto nomine prosegue. In quota Api pronto a entrare a Palazzo d’Orleans è Egidio Ortisi: “Anche se la vera vittoria è aver tolto di mezzo il cuffarismo e il berlusconismo, è questo il nostro tredicesimo assessore”, dice Mario Bonomo. L’area Udc di D’Alia avrebbe fatto il nome del docente universitario Mario Caldarera, mentre in area Pd circolano i nomi Salvatore Cincimino e Franco Piro. In casa Mpa, come tecnico potrebbe essere indicato l’ex manager della Ausl Antonio Scavone. 

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Osservatorio del 6 maggio 2010

IL PD CALABRESE NON LO RICONOSCIAMO PIU’
Abbiamo fatto di tutto prima delle ultime elezioni per tentare di unire le varie anime conviventi nel Partito Democratico calabrese e in questo tentativo noi di ProCalabria, pur consapevoli della possibile vittoria della destra, abbiamo impegnato molte energie per sollevare le sorti del centro sinistra.
Ridotto al lumicino il socialismo democratico e scomparse le ideologie, i “capi” del PD ancora pensano con il cervello di 30 anni fa. Ma a chi volete che importi se un deputato o un ex presidente del consiglio si autosospende dal partito o dal gruppo consiliare? Sono quelli che pur di avere il successo elettorale personale impediscono le candidature di persone più popolari di loro.
Si inventano frazionismi senza senso e si parla sempre di fatti interni. Fuori dalla finestra c’è la vita normale e loro parlano d’altro. Sveglia! Il consenso non è più automatico; va conquistato con l’esempio e il lavoro per gli altri. I partiti democratici del centro sinistra, dopo l’autocritica devono darsi un piano serio di rilancio che raccolga i messaggi e i valori fondanti di una società moderna.
Caro PD qual è il tuo progetto per la Calabria? Quando l’avrai, saremo lieti di aggiungere qualcosa anche noi. Se ciò non è, i calabresi saranno sempre al rimorchio di interessi particolari che trovano rifugio nei partiti populisti di sinistra e di destra. È quello che i cittadini seri non vogliono.
  
LA GRECIA È VICINA 
 Siamo profondamente turbati e solidali con le famiglie dei tre lavoratori bancari greci che sono stati uccisi da manifestanti violenti, infiltrati nei cortei di protesta pacifica dei cittadini di Atene. Queste morti a noi calabresi ci toccano da vicino per tanti motivi. Sono nostri fratelli anche di sangue ma soprattutto sono fratelli nella tragedia della crisi economica che colpisce loro anche per gravi responsabilità della classe dirigente. Tutto come da noi.
Ma la Grecia oggi e un simbolo negativo per l’Europa, che ancora non è né carne né pesce. Non se ne cura di un paese che produce 80 e consuma 100, per il semplice motivo che non c’è uno straccio di direzione politica istituzionale europea. Il quasi fallimento della Grecia può verificarsi solo per questo.
La Calabria, pur producendo 70 e consumando 100, non può fallire perché fa parte di uno stato unitario. Da questi accenni ne derivano due insegnamenti: la crisi greca deve indurre i paesi leader europei a rinunciare ai propri egoismi e “mollare” via via la propria sovranità a favore di un “governo” politico del Continente. Altrimenti, nell’economia globalizzata, possono essere travolti anche i paesi più forti.
Il secondo più modesto insegnamento è per i meridionali. Non possiamo continuare a vivere assistiti. Il tempo è scaduto. Dobbiamo affrontare sacrifici anche ideali e abbandonare tabù fuori del tempo in termini di contratti di lavoro, rinunciare al superfluo, ricordando a noi stessi che nel giro di pochi anni dobbiamo produrre 100 per poter consumare altrettanto. Sono almeno 10 anni che diciamo queste cose e ci soffermeremo ancora.

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PD: MISITI, SAREMO PRESENTI A INIZIATIVA DOMANI

(ANSA) – CATANZARO, 11 SET – Il segretario regionale di Italia dei Valori, Aurelio Misiti, partecipera’ domani all’incontro organizzato nell’hotel Altafiumara dal Partito Democratico calabrese. ”Abbiamo accettato l’invito – e’ scritto in un comunicato della segreteria regionale – con vero piacere perche’ l’Italia dei Valori e’ l’unico alleato del Partito Democratico a livello nazionale e, insieme, bisognera’ confrontarsi per potersi presentare ai prossimi appuntamenti elettorali, dalle amministrative alle europee sino alle regionali, con un programma ed un’alleanza capaci di rilanciare la coalizione e raccogliere il consenso dei cittadini calabresi”.

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Dignitosa lettera di Pietro Fuda ai suoi elettori

Sono molto vicino al sen. Pietro Fuda, escluso inopinatamente dalle liste del PD per le elezioni politiche.
La sua lettera esprime amarezza per le modalità dell’esclusione, ma esprime anche un modo molto dignitoso e sereno di affrontare i momenti difficili della vita.
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Una risposta concreta ai giovani industriali calabresi

Gazzetta del Sud
Al grido di allarme dei giovani industriali calabresi contro la “cappa” che soffoca la società va data una risposta concreta e tempestiva. Essa non va collegata soltanto alla campagna elettorale imminente ma va inserita in una strategia di contrasto alla criminalità ma anche di rinascita e sviluppo della società calabrese. Questa strategia non può non poggiare sulle giovani generazioni di imprenditori, sindacalisti, politici e ricercatori, che costituiscono la base di una nuova Calabria.
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La politica del fare: i programmi per l’Italia e la Calabria

Gazzetta del Sud
Il segretario nazionale del Partito Democratico ha elencato dodici proposte per rinnovare l’Italia, quello calabrese ne ha enunciate sette per far sopravvivere la Calabria.
Mentre Veltroni e Berlusconi propongono piani per le grandi infrastrutture, per la rinascita del Mezzogiorno, per la riduzione della spesa pubblica, Minniti si è dovuto limitare a pochi punti che dovrebbero essere realizzati in un anno di legislatura.
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PD: buono il segnale di Loiero, sia d’esempio

“Il presidente della Calabria, Agazio Loiero, ha inviato un buon messaggio al paese e soprattutto alla Calabria, sospendendosi dall’attività dei gruppi dirigenti del Partito Democratico, in quanto indagato dalla magistratura”. Lo afferma Aurelio Misiti, deputato dell’Italia dei Valori. LEGGI TUTTO…

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Partito Democratico: le primarie possono essere solo una farsa

Gazzetta del Sud
La crisi del sistema politico italiano è nota ormai anche fuori dai confini del nostro paese.
Gli inviati dei principali giornali e delle televisioni esteri sottolineano con sempre maggiore frequenza le anomalie di un sistema che non ha eguali nelle democrazie di tipo occidentale.
Sedici partiti, presenti in Parlamento, formano due coalizioni litigiose anche al loro interno; esse, negli ultimi anni, non hanno mostrato adeguate capacità di governare un paese, che avrebbe invece bisogno più che mai di riforme strutturali, onde poter utilizzare le grandi potenzialità del suo popolo. LEGGI TUTTO…

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