(AGENPARL) – Roma, 12 ott – “La posizione di Grande Sud sulla legge, che prevede lo scioglimento dei Consigli Comunali per mafia, è stata espressa in tempi non sospetti; essa consiste nel considerare tale normativa superata, in quanto i sindaci vengono eletti direttamente dal popolo e non più dai consiglieri comunali come avveniva prima del 1993. Nel caso specifico di Reggio Calabria Grande Sud si è pronunciato già contro lo scioglimento per varie ragioni; il Governo invece burocraticamente ha provveduto con un decreto di scioglimento, fondato su un’ambigua formula di “contiguità” con la ‘ndrangheta; il che significa che il Consiglio Comunale non ha avuto rapporti diretti con le organizzazioni malavitose, ma non sarebbe stato in grado di controllare qualche società partecipata dal Comune. L’augurio è che il T.A.R. possa sospendere e poi annullare il decreto e rendere così giustizia alla stragrande maggioranza del popolo reggino, ai consiglieri comunali e al sindaco.
Il Parlamento da parte sua non può assistere inerte al fatto che un Governo strettamente tecnico si sia assunto la responsabilità di sospendere la democrazia per diciotto mesi nella Città Metropolitana di Reggio Calabria. La risposta va data con l’approvazione della mozione Calabria, sottoscritta dalla quasi totalità dei gruppi parlamentari, per ridare una scossa alla sua economia, colpita duramente dagli effetti della crisi economica internazionale. Grande Sud si augura che la giusta indignazione dei rappresentanti di alcuni gruppi politici non porti al ritiro del proprio sostegno alla mozione unitaria, che non è più quella di Bersani ma appartiene all’intera Camera dei Deputati”. Così in una nota l’On. Aurelio Misiti.
com/mca 121145 OTT 12
REGGIO CALABRIA: MISITI (GRANDE SUD), IL GOVERNO SBAGLIA
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Misiti: No al pessimismo nella lotta alla ‘ndrangheta
Ho grande stima del Procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone per quanto egli ha fatto prima a Palermo come vice di Grasso e poi a Reggio Calabria come Procuratore Capo.
Numerosissimi sono stati gli arresti di ‘ndranghitisti, delinquenti e truffatori che il Procuratore ha fatto effettuare alle forze dell’ordine e spero che nella nuova prestigiosa veste di Procuratore Capo agirà allo stesso modo nella Capitale, divenuta negli ultimi tempi una città in cui il numero di morti ammazzati raggiunge valori elevatissimi. Lo seguiremo ancora con ammirazione e rispetto per quanto riguarda la sua azione anticrimine, ma ciò non ci deve impedire di criticare quello che egli ha esternato in un recente convegno a Palermo sulla martoriata Rosarno, dove, secondo il suo parere, la ‘ndranghita governa “democraticamente” la città, in quanto ogni famiglia avrebbe stretti legami con la malavita organizzata. Non mi meraviglierei se la pensasse allo stesso modo sull’intera Regione, anche se questo significherebbe un suo fallimento insieme a quello di tanti suoi colleghi valorosissimi che si battono nelle procure della Calabria.
Mi permetto pertanto di dissentire dal pessimismo di Pignatone anche se, qualche volta, anch’io sono stato preso dallo scoramento. Ma la profonda conoscenza della società calabrese, dove tantissimi talenti, lavoratori e lavoratrici di ogni settore, donne e giovani del volontariato e della politica attiva, considerati come servizi verso la comunità, mi consiglia di impegnarmi sempre di più a percorrere vie possibili per realizzare strutture e infrastrutture per la mia amata Regione.
L’esperienza di amministratore regionale come assessore ai lavori pubblici mi dice che in quasi tutti i comuni della Calabria sta avanzando una giovane classe dirigente, che aspira a un profondo cambiamento strutturale. E storicamente questo si è verificato e si verifica anche a Rosarno, città, dove certo vi è malavita organizzata, già colpita duramente dagli stessi uomini di Pignatone, ma dove esiste un impegno di uomini e soprattutto di donne, a partire dal sindaco, dai consiglieri, che, a mio parere, amministrano Rosarno, dalla maggioranza e dalla opposizione, tenendosi fuori dalle logiche malavitose.
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NDRANGHETA: MISITI “L’ITALIA HA BISOGNO DI SAVIANO E DI MARONI”
ROMA (ITALPRESS) – “Non comprendiamo la lite tra coloro che si battono per eliminare le mafie nel paese”. Lo dichiara Aurelio Misiti, portavoce nazionale del Movimento per le Autonomie.
“Non si puo’ non riconoscere al di la’ della performance televisiva, la funzione educativa dell’intellettuale Roberto Saviano, soprattutto tra i giovani, avendo egli la capacita’, come pochi altri, di trasmettere un messaggio credibile affinche’ le organizzazioni criminali vengano conosciute nella loro vera natura. Questo e’ il presupposto fondamentale per ridurre le zone grigie intorno ai mafiosi e per sostenere senza mezzi termini coloro che si battono in prima linea.
Il ruolo fondamentale della lotta alla criminalita’ spetta alla magistratura e alle forze dell’ordine, ma se il potere politico facesse melina, come qualche volta e’ accaduto, i risultati sarebbero ben piu’ modesti. Per questo riteniamo altrettanto importante la funzione e il ruolo del ministero degli interni diretto egregiamente da Roberto Maroni.
Maroni sa che nella denuncia di Saviano sulla presenza in Lombardia della ndrangheta c’e’ molta verita’, perche’ le organizzazioni criminali, sempre e in tutti i territori, cercano collegamenti con le forze economiche e politiche fondamentali, e quindi anche con la Lega. Solo questo abbiamo inteso dire da Saviano ed e’ la stessa cosa che la Direzione investigativa antimafia certifica periodicamente.
Non ci sono quindi – conclude Misiti – due antimafie, delle parole o dei fatti, ma una sola forza che si esprime con l’educazione di Saviano e la repressione di Maroni”.
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MAFIA: MISITI; BENE NAPOLITANO, DA ALFANO POCHI SOLDI A REGGIO
(ANSA) – CATANZARO, 3 SET – ‘Condividiamo e facciamo nostro l’invito rivolto dal presidente Napolitano alle istituzioni repubblicane e alla societa’ civile perche’ si rafforzi, soprattutto nei giovani, la cultura della legalita’ e il senso della democrazia, e si consolidi il sostegno all’attivita’ di contrasto delle organizzazioni criminali svolta dalla magistratura e dalle forze dell’ordine’. Lo sostiene Aurelio Misiti, portavoce nazionale del Movimento per le Autonomie.
Per Misiti ‘l’invito rivolto dal Presidente della Repubblica nel messaggio inviato in occasione del 28/mo anniversario dell’uccisione del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa deve far riflettere tutti i poteri dello Stato. Non ci spieghiamo per il comportamento e le decisioni del ministro della Giustizia che ricevendo a Roma il procuratore generale Di Landro e il procuratore della Repubblica Pignatone, ha garantito appena 45mila euro per gli straordinari e i mezzi e la promessa di riorganizzare la pianta organica del personale.
La ‘ndrangheta non si combatte con i pannicelli caldi. Necessario invece che il Governo nel suo insieme, sostenuto dal Parlamento, non si limiti ad arrestare la manovalanza ma decida una nuova strategia di attacco alla malavita organizzata tendente a colpire soprattutto la zona grigia e i colletti bianchi, cio il vertice della ndrangheta, che evidentemente non ha subito colpi significativi se vero come vero che mantiene la gestione dello spaccio internazionale delle droghe oltre a gestire la quasi totalita’ degli appalti e a pretendere il pizzo da tutte le attività economiche della regione’.
‘Il ministro Alfano – prosegue ancora Misiti – dovrebbe inoltre chiarire se corrisponde al vero la notizia secondo la quale la mattina dopo l’attentato al procuratore Di Landro, sarebbe transitato dall’aeroporto di Reggio Calabria e non avrebbe ritenuto opportuno trattenersi anche per poche ore in città’.
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REGIONE: MISITI (MPA), SCOPELLITI DIMOSTRI SUA ESTRANEITA’ DIMISSIONI POLLICHIENI CON ACCUSE GRAVI DA NON TRASCURARE
(ANSA) – CATANZARO, 20 LUG – ‘Il presidente della regione, chiamato pubblicamente in causa, non puo’ fare finta di niente ma deve spiegare all’opinione pubblica, per il bene dell’intera regione, i comportamenti che gli vengono attribuiti dai giornali per garantire ai calabresi che mai ha tenuto condotte limitanti l’indipendenza della sua azione politica’.
Lo ha dichiarato l’on. Aurelio Misiti, portavoce nazionale del Movimento per le Autonomie.
‘Le dimissioni – dice Misiti – di Paolo Pollichieni dalla direzione di Calabria Ora, giornale apertamente critico alla nuova maggioranza di centrodestra, arrivano nel giorno in cui alla Camera si riprende a discutere il ddl sulle intercettazioni, che ha visto il sindacato dei giornalisti fortemente impegnato per la difesa della liberta’ di informazione. LEGGI TUTTO…
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‘NDRANGHETA:MISITI(MPA),SU SANTUARIO SIAMO CON VESCOVO LOCRI
(ANSA) – CATANZARO, 19 LUG – ‘Sulla ‘ndrangheta e sulla vicenda del Santuario di Polsi siamo con il vescovo di Locri, mons. Morosini’. Lo afferma, in una nota, il portavoce nazionale del Movimento per le autonomie, il deputato Aurelio Misiti.
‘Giovanni Paolo II ad Agrigento, il 9 maggio 1993 – aggiunge Misiti – grido’ alto l’anatema contro la mafia dicendo ai malavitosi: convertitevi! Le retate contro la ndrangheta e le registrazioni nei luoghi sacri dimostrano che i mafiosi non solo non ascoltano gli appelli del Papa, ma addirittura strumentalizzano i simboli della religione. Nei covi dei capimafia arrestati si sono trovati spesso simboli religiosi, in Campania come in Sicilia, in Calabria come in Puglia, ma nessuno mai ha potuto pensare che costoro potessero comportarsi da buoni cristiani convertiti. Anzi, le intercettazioni e le videoregistrazioni dei ROS mostrano con dovizia di particolari che i mafiosi utilizzano il santuario di Polsi, molto caro ai fedeli calabresi, per stabilire le gerarchie e decidere le strategie criminali. La nobile lettera del vescovo di Locri interpreta correttamente i sentimenti dei calabresi onesti e delle tante mogli e mamme che si recano a Polsi per chiedere aiuto alla Madonna per i propri cari, spesso costretti in terre lontane’.
‘Questo – dice ancora Misiti – e’ stato sempre il significato del pellegrinaggio a Polsi che vogliamo sia salvaguardato e ricordato negli anni futuri. Ancora un plauso dunque alle forze dell’ordine e alla magistratura che con l’ultima grande retata, dalla Lombardia alla Calabria, non solo ha messo a nudo questa realta’, assestando un duro colpo all’organizzazione del male, ma ha trasmesso un messaggio di fiducia al popolo calabrese che lo Stato risulta presente nella difesa dei cittadini e della loro cultura, civile e religiosa’.
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'ndrangheta: Operazione Isola; Misiti , intercettazioni servono
(ANSA) – CATANZARO, 16 MAR – Italia dei Valori della Calabria esprime in una nota ”grande soddisfazione per il successo delle Forze dell’Ordine e della Magistratura nell’operazione condotta contro la criminalita’ organizzata”.
”E’ stato possibile mettere in carcere – sostiene il segretario regionale di Italia dei Valori, Aurelio Misiti – esponenti di spicco della ‘ndrangheta calabrese operanti in nord Italia. Cio’ e’ dovuto anche alle intercettazioni telefoniche, che Italia dei Valori difende con convinzione di fronte all’arroganza del Governo che invece intende ridurle del 90%. Non servono ulteriori commissioni di controllo sulle procedure degli appalti, servono invece piu’ risorse umane e materiali che consentano alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine di svolgere in modo puntuale i propri compiti”.
”La retata di oggi – prosegue – e’ la dimostrazione che vincere la ‘ndrangheta si puo’ e si deve. La vittoria e’ l’unico mezzo per affermare i principi di liberta’ e giustizia, come premessa dello sviluppo economico e sociale dell’Italia. Questo episodio dimostra che il fenomeno mafioso non e’ piu’ localizzato nelle quattro regioni del Sud ma e’ nazionale e internazionale e come tale va combattuto dallo Stato e da tutti gli enti preposti”.
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'ndrangheta, Arresto De Stefano: IDV, eccezionale risultato della Polizia
(ANSA) – CATANZARO, 10 DIC – Con l’arresto di Giuseppe De Stefano lo Stato ha portato a termine oggi a Reggio una nuova operazione di enorme importanza nella lotta contro la criminalita’ organizzata in Calabria. Italia dei Valori ringrazia e si congratula con la Polizia di Stato e con gli agenti della Squadra mobile di Reggio Calabria per l’incessante opera che continua a svolgere quotidianamente raggiungendo risultati di straordinaria rilevanza, frutto di un lavoro di investigazione costante e di eccezionale professionalita’.
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'ndrangheta: Amantea; Misiti, rivedere legge scioglimento comuni
(ANSA) – CATANZARO, 12 AGO – Il deputato Aurelio Misiti, segretario regionale di Italia dei Valori, ha incontrato una rappresentanza di consiglieri comunali di Amantea guidati dall’ex sindaco Franco Tonnara oggi sospeso dall’incarico in seguito all’ordinanza di scioglimento del Consiglio Comunale decisa dal Consiglio dei Ministri.
”Misiti – e’ scritto in un comunicato – ha espresso vicinanza e solidarieta’ politica a Tonnara e ai consiglieri di maggioranza sospesi, nell’attesa che il decreto di scioglimento venga controfirmato dal Presidente della Repubblica”. LEGGI TUTTO…
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'ndrangheta:S. Luca; IdV, complimenti per brillante operazione
(ANSA) – CATANZARO, 7 AGO – Il coordinamento regionale di Italia dei valori, in una nota, ”si complimenta con l’Arma dei carabinieri di Locri e di San Luca per la brillante operazione effettuata la scorsa notte durante la quale e’ stato arrestato un ricercato per gravi reati appartenente alla famiglia Nirta”. LEGGI TUTTO…