Non vi è alcun dubbio che gli uomini scelti da Napolitano a far parte dei due gruppi di lavoro appartengano alle tre aree politiche rappresentate da Berlusconi Bersani Monti e che essi non dovrebbero avere difficoltà a trovare una sintesi condivisa di un programma minimo di 4-5 punti comuni alle tre coalizioni.
La scelta del Quirinale quindi tende a escludere la componente grillina. Cio’potrebbe favorire un accordo tra queste tre forze politiche,che insieme fanno il 70% degli elettori italiani , non solo per formare il nuovo Governo ma anche eleggere insieme il nuovo capo dello Stato. Le basi di un simile accordo possono essere gettate oggi nel previsto incontro Berlusconi -Bersani, a cui può influire ancora una volta positivamente il Presidente della Repubblica anche con una sua disponibilità a guidare l’Esecutivo, da cui per il bene della Patria nemmeno Grillo potrebbe sfilarsi. Abbiamo la fondata speranza che, viste le gravissime difficoltà in cui si trova il Paese, il buon senso prevalga.
IL PROGRAMMA E IL GOVERNO
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MISITI: SOLO NAPOLITANO UNISCE GLI ITALIANI
Si deve concordare con il Presidente della Repubblica che rifiuta una sua rielezione perché non si può lavorare al Quirinale fino all’età di 95 anni. Ma Egli ieri si è reso conto che l’Italia si è politicamente impantanata e solo lui è in grado di estrarla dalle sabbie mobili.
Lasci pure vivere il Governo Monti fino alla elezione del nuovo Capo dello Stato,il quale chiami Napolitano a guidare il Governo per sei mesi-un anno per approvare le leggi che i due gruppi di saggi suggeriranno.
Il sacrificio del Presidente di un ulteriore anno di lavoro consentirà nuove elezioni in un clima più sereno, che dovrebbero consentire al Paese di uscire dalla crisi.
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MISITI: SI ARRIVI SUBITO AL GOVERNO DEL PRESIDENTE
L’Italia in recessione non può permettersi il lusso delle liturgie della prima Repubblica come sembra voglia fare il pre incaricato on. Pierluigi Bersani.
Ha proprio ragione Matteo Renzi: il risultato elettorale ha espresso tre minoranze, che per governare devono necessariamente accordarsi tra loro.
Ma poiché una di esse non vuole dare la fiducia se non a se stessa non rimane altro che formare subito un Governo che,con il sostegno di PD, PDL e dei montiani,possa proporre e far approvare la nuova legge elettorale, l’abolizione o la riduzione drastica dei rimborsi elettorali,la riforma della Costituzione abolendo le province e il bicameralismo perfetto , i provvedimenti per la ripresa economica come i piani organici sui lavori pubblici di manutenzione straordinaria antisismica e difesa idrogeologica.
Con un Governo di scopo di questo tipo, guidato da una personalità prestigiosa come ad esempio l’attuale Presidente della Repubblica, si può tornare alle urne in concomitanza con le elezioni europee, sicuri di aver superato il tunnel dell’antipolitica.
Una scelta così coraggiosa consentirebbe all’Italia di premere con successo su Bruxelles per modificare profondamente la linea pro tedesca dell’Unione, rendendo più forte la moneta e rafforzando sensibilmente il suo ruolo politico in campo mondiale.
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MISITI: ABBANDONARE LE POLEMICHE E FORMARE UN GOVERNO DI SCOPO
Il risultato delle elezioni politiche non consente di formare un governo con una maggioranza omogenea per l’intera legislatura. Va quindi seguita una strada non consueta perché il paese non puo’attendere oltre:c’è necessità infatti di un governo che affronti in Parlamento l’emergenza sociale e le tre riforme indispensabili concernenti la legge elettorale con una buona percentuale di preferenze,la riduzione drastica dei rimborsi elettorali con abolizione totale per i partiti che scelgono finanziamenti privati con relative detrazioni fiscali,il superamento del bicameralismo perfetto e il dimezzamento del numero dei parlamentari.
Realizzato questo programma minimo si ritorni a votare insieme alle elezioni europee del 2014 per avere un quinquennio di ulteriori riforme e di sviluppo che porti al superamento degli squilibri sociali e territoriali del nostro paese.
Tra i politici purtroppo nessuno ha il prestigio per guidare un simile governo se non il Presidente della Repubblica che fra qualche settimana sarà semplice Senatore a vita e allora affidiamoci a lui.
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RICERCA E INFRASTRUTTURE: SOLO AUSPICI?
Due notizie dovrebbero attirare l’attenzione di tutte le persone di buon senso questa mattina: la lamentela del Capo dello Stato “ho chiesto invano fondi per la ricerca” e la denuncia del Sole 24 ore “la burocrazia blocca l’80% delle opere”.
È mai possibile che un Capo di Stato così autorevole come Giorgio Napolitano dimostri pubblicamente la sua impotenza nell’orientare i governi del suo settennato in relazione all’incremento indispensabile degli investimenti in ricerca e innovazione per garantire all’Italia la possibilità di rimanere grande paese industriale?
È accertato ormai che la Germania, unico paese europeo in crescita, ha aumentato gli investimenti in ricerca anche durante il periodo delle vacche magre.
Va seguito l’esempio tedesco, focalizzando gli impegni dei candidati a governare il paese sulla ricerca e sullo sviluppo se vogliamo rimanere grandi.
La denuncia del Sole è anch’essa paradossale: 39 miliardi disponibili e non spesi nelle costruzioni, mentre la disoccupazione tocca valori record.
Non è solo la burocrazia a bloccare le opere ma la carenza culturale della sua classe dirigente complessiva e non solo politica e anche del popolo italiano, che non consente un normale sviluppo economico e sociale richiesto a gran voce dalla gioventù attualmente impotente.
Abbiamo già illustrato come si possono aprire senza lacci burocratici centinaia di migliaia di piccoli cantieri edili con modesti investimenti per le manutenzioni e i recuperi del patrimonio edilizio e infrastrutturale del “bel paese”. Abbiamo fiducia nella prossima legislatura.
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Consultazioni del Capo dello Stato, Misiti a Napolitano: “Il contributo del governo Monti non va disperso ne’ offuscato”.
GOVERNO: GRUPPO MISTO, CONTRIBUTO MONTI NON VA DISPERSO =
(AGI) – Roma, 22 dic. – “Il contributo del governo Monti non va disperso ne’ offuscato”. Lo ha detto il vicepresidente del Gruppo Misto della Camera dei deputati, Aurelio Misiti, dopo avere incontrato il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha avviato le consultazioni dopo le dimissioni del premier Mario Monti. Sulla stessa linea il presidente del Gruppo Misto del Senato, Giovanni Pistorio, che ha sottolineato l’esperienza di governo “importante” ed ha aggiunto la necessita’ che la politica di rigore ed equita’ continui anche nella prossima legislatura. “Auspichiamo che si formi un’area politica che dia corpo a questa prospettiva” e che sia il piu’ possibile solida.
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NAPOLITANO: MISITI (GRANDE SUD), DIFENSORE DELLA POLITICA SERIA
(AGENPARL) – Roma, 26 apr – “Il discorso di Pesaro del Presidente della Repubblica sarà ricordato per l’attacco al populismo e alla demagogia, che inducono spesso ad ‘abbagli fatali’ nell’opinione pubblica di alcuni paesi europei tra cui il nostro. Non credo ci sia persona di buon senso che non condivida la lezione magistrale di Napolitano sul rapporto tra politica-partiti-opinione pubblica: egli ha indicato ai partiti la via maestra del rinnovamento per la loro affermazione nella società moderna italiana”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Grande Sud alla Camera dei deputati, Aurelio Misiti, porgendo al Capo dello Stato la “solidarietà da parte del movimento arancione per gli ingiusti e pericolosi attacchi subiti”.
“Noi di Grande Sud – aggiunge – siamo sempre legati ai fatti e questi ci dicono che Napolitano ha una condotta intimamente collegata allo spirito dei padri costituenti, per i quali e per lo stesso Presidente ad esempio la rinascita del Mezzogiorno è punto fondamentale per l’avanzamento dell’intera Nazione”.
com 261421 APR 12
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POMPEI: MISITI (MPA), IL PATRIMONIO CULTURALE SI SALVA CON LA SCIENZA
(9Colonne) Roma, 8 nov – In merito all’emergenza dell’area archeologica di Pompei il Movimento per le Autonomie propone al ministero dei Beni culturali, a cui vanno assegnati fondi adeguati, di dotare le sovrintendenze di comitati di esperti con competenze indispensabili nell’opera di conservazione del patrimonio.
Secondo Aurelio Misiti, portavoce nazionale del Movimento per le Autonomie, “l’indignazione del presidente Napolitano per il grave crollo è condivisa da tutti gli italiani, a cui non viene data spiegazione plausibile del disfacimento apparentemente inevitabile del nostro patrimonio archeologico”.
Ricorda che “la stessa situazione si presenta per le antiche opere d’arte fuori terra: dalle chiese medioevali ai campanili come la torre di Pisa, dal Colosseo alle altre grandi strutture romane, per la cui tutela non bastano gli esperti di storia dell’arte ma è necessario un lavoro di equipe che comprenda varie professionalità della scienza e della tecnica. L’esperienza del comitato per raddrizzare la torre di Pisa, guidato da un ingegnere geotecnico del Politecnico di Torino, è stata esemplare, riuscendo a riportare la torre alla pendenza di due secoli fa”.
MPA non si limita a denunciare le carenze strutturali del sistema di tutela del patrimonio dei beni culturali italiani ma “propone di passare dalla politica degli interventi successivi ai disastri annunciati alla politica della prevenzione e della conservazione. Il ministero dei beni culturali dovrà fondare il suo lavoro in stretto rapporto con il ministero dell’istruzione e dell’università, quello dell’ambiente e delle infrastrutture; il consiglio superiore dei beni culturali dovrà lavorare insieme al consiglio superiore dei lavori pubblici”.
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FINI: MISITI “SBAGLIATO IL RICORSO AL CAPO DELLO STATO”
ROMA (ITALPRESS) – “Desta stupore e preoccupazione la decisione notturna di Bossi e Berlusconi di recarsi dal Capo dello Stato per chiedere la testa di Fini, pur sapendo che la Costituzione in nessun caso prevede alcun tipo di intervento esterno sul ruolo e le funzioni del presidente della Camera”.
Lo dichiara Aurelio Misiti, portavoce nazionale del Movimento per le Autonomie, secondo il quale si rischia nei prossimi giorni di arrivare ad un conflitto ed una tensione senza precedenti tra le massime istituzioni dello Stato. “MPA – aggiunge – e’ disponibile a dialogare stabilmente con Futuro e Liberta’ per rafforzare in Parlamento e nel Paese le posizioni sui temi condivisi e in particolare sul Mezzogiorno.
Sia Bossi che Berlusconi sanno benissimo che il presidente Napolitano non interverra’ in quello che ha gia’ definito un dibattito politico interno alla maggioranza. Se la volonta’ e’ di innalzare il livello di una denuncia politica che noi non condividiamo – sottolinea Misiti – ma che riteniamo legittima, la Lega e quel che resta del PdL lo facciano senza coinvolgere il Presidente della Repubblica. LEGGI TUTTO…
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MAFIA: MISITI; BENE NAPOLITANO, DA ALFANO POCHI SOLDI A REGGIO
(ANSA) – CATANZARO, 3 SET – ‘Condividiamo e facciamo nostro l’invito rivolto dal presidente Napolitano alle istituzioni repubblicane e alla societa’ civile perche’ si rafforzi, soprattutto nei giovani, la cultura della legalita’ e il senso della democrazia, e si consolidi il sostegno all’attivita’ di contrasto delle organizzazioni criminali svolta dalla magistratura e dalle forze dell’ordine’. Lo sostiene Aurelio Misiti, portavoce nazionale del Movimento per le Autonomie.
Per Misiti ‘l’invito rivolto dal Presidente della Repubblica nel messaggio inviato in occasione del 28/mo anniversario dell’uccisione del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa deve far riflettere tutti i poteri dello Stato. Non ci spieghiamo per il comportamento e le decisioni del ministro della Giustizia che ricevendo a Roma il procuratore generale Di Landro e il procuratore della Repubblica Pignatone, ha garantito appena 45mila euro per gli straordinari e i mezzi e la promessa di riorganizzare la pianta organica del personale.
La ‘ndrangheta non si combatte con i pannicelli caldi. Necessario invece che il Governo nel suo insieme, sostenuto dal Parlamento, non si limiti ad arrestare la manovalanza ma decida una nuova strategia di attacco alla malavita organizzata tendente a colpire soprattutto la zona grigia e i colletti bianchi, cio il vertice della ndrangheta, che evidentemente non ha subito colpi significativi se vero come vero che mantiene la gestione dello spaccio internazionale delle droghe oltre a gestire la quasi totalita’ degli appalti e a pretendere il pizzo da tutte le attività economiche della regione’.
‘Il ministro Alfano – prosegue ancora Misiti – dovrebbe inoltre chiarire se corrisponde al vero la notizia secondo la quale la mattina dopo l’attentato al procuratore Di Landro, sarebbe transitato dall’aeroporto di Reggio Calabria e non avrebbe ritenuto opportuno trattenersi anche per poche ore in città’.