CALABRIA: MISITI, CAMERA DISCUTERA’ MOZIONE IL 20 NOVEMBRE

 (ANSA) – CATANZARO, 30 OTT – Nella seduta della Conferenza dei Capigruppo della Camera, il responsabile di Grande Sud Aurelio Misiti ha chiesto e ottenuto, con l’appoggio del Presidente Fini, l’iscrizione all’ordine del giorno per il 20 novembre prossimo della mozione intitolata: ”Iniziative a favore della Calabria”.
”La mozione, che dopo l’approvazione della Camera dovra’ essere eseguita dal Governo – e’ scritto in una nota di Misiti – e’ frutto di un lavoro comune e sintesi di diverse mozioni, tra cui quelle del Pd (Bersani), di Grande Sud (Misiti), del Pdl (Cicchitto), dell’ Udc (Casini). Essa puo’ rappresentare una buona base per avviare iniziative a favore della ripresa economica della Regione. Un tavolo permanente presso la Presidenza del Consiglio sara’ istituito a sostegno di ogni attivita’ tendente a superare la gravissima crisi occupazionale dei giovani calabresi. Grande Sud sottolinea con forza  l’importanza del documento unitario come risposta della politica e delle istituzioni calabresi e nazionali alle azioni scellerate della criminalita’ organizzata e dei suoi complici sedicenti politici e non, che hanno portato a tanti scioglimenti di Consigli Comunali, compreso quello eclatante di Reggio Calabria, rendendo piu’ deboli gli sforzi per affermare la democrazia nelle nostre comunita”’. (ANSA).

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REGGIO CALABRIA: MISITI (GRANDE SUD), IL GOVERNO SBAGLIA

(AGENPARL) – Roma, 12 ott – “La posizione di Grande Sud sulla legge, che prevede lo scioglimento dei Consigli Comunali per mafia, è stata espressa in tempi non sospetti; essa consiste nel considerare tale normativa superata, in quanto i sindaci vengono eletti direttamente dal popolo e non più dai consiglieri comunali come avveniva prima del 1993. Nel caso specifico di Reggio Calabria Grande Sud si è pronunciato già contro lo scioglimento per varie ragioni; il Governo invece burocraticamente ha provveduto con un decreto di scioglimento, fondato su un’ambigua formula di “contiguità” con la ‘ndrangheta; il che significa che il Consiglio Comunale non ha avuto rapporti diretti con le organizzazioni malavitose, ma non sarebbe stato in grado di controllare qualche società partecipata dal Comune. L’augurio è che il T.A.R. possa sospendere e poi annullare il decreto e rendere così giustizia alla stragrande maggioranza del popolo reggino, ai consiglieri comunali e al sindaco.
Il Parlamento da parte sua non può assistere inerte al fatto che un Governo strettamente tecnico si sia assunto la responsabilità di sospendere la democrazia per diciotto mesi nella Città Metropolitana di Reggio Calabria. La risposta va data con l’approvazione della mozione Calabria, sottoscritta dalla quasi totalità dei gruppi parlamentari, per ridare una scossa alla sua economia, colpita duramente dagli effetti della crisi economica internazionale. Grande Sud si augura che la giusta indignazione dei rappresentanti di alcuni gruppi politici non porti al ritiro del proprio sostegno alla mozione unitaria, che non è più quella di Bersani ma appartiene all’intera Camera dei Deputati”. Così in una nota l’On. Aurelio Misiti.
com/mca 121145 OTT 12

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MOZIONE UNITARIA CONCERNENTE INIZIATIVE A FAVORE DELLA CALABRIA


La Camera,
premesso che:
il contesto recessivo, che investe l’economia dell’Occidente e il Paese, rischia di travolgere in maniera più incisiva le regioni del Mezzogiorno e, in particolare, la Calabria, come confermano autorevoli centri di ricerca istituzionali e come può agevolmente evincersi dagli indicatori economici e sociali, i quali evidenziano che il dato regionale dell’occupazione, già gravemente in affanno, nella prima parte del 2012 è diminuito in Calabria di circa il 5 per cento ed il prodotto interno lordo pro capite permane nettamente il più basso d’Italia, ben al di sotto della soglia dei 18.000 euro, considerata la frontiera della vivibilità;
il dato occupazionale desta maggiore preoccupazione se si considera che il tasso di disoccupazione complessivo della Calabria (19,5 per cento) è circa il doppio della media nazionale (10 per cento) e cresce, in particolare, per le donne, nonostante in Calabria ci siano più di 45 mila imprese femminili e, nel corso del 2011, la regione abbia visto un incremento delle imprese guidate da donne dell’1,6 per cento a fronte dello 0,4 per cento di quelle maschili;
la crisi finanziaria globale e la crisi fiscale dello Stato italiano hanno avuto un profondo impatto sulle economie regionali. Un’approfondita analisi territoriale di inizio 2012 de Il Sole 24 Ore – Centro Studi Sintesi, attraverso la combinazione di otto rilevanti indicatori economici (propensione all’export, produttività, tasso di occupazione, indice di imprenditorialità, grado di apertura commerciale, sofferenze su crediti di impresa, numero di brevetti europei, prestiti alle imprese), ha determinato una graduatoria delle regioni italiane basata su un indice sintetico di performance che ha collocato la Calabria all’ultimo posto con un valore dell’indice pari a 11,71 (economia statica), significativamente distante dalla Basilicata (22,94), dalla Campania (24,62), dalla Sicilia (26,06) e dalla Sardegna (40,99);
la Calabria, come si evince dalla drammaticità e dalla crudezza del dato statistico, confermato da altri autorevoli centri di ricerca istituzionali, evidenzia sul piano socio-economico una drammatica specificità negativa, continuando inesorabilmente a declinare in un lento processo di separazione anche rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno: i dati di autorevoli centri di ricerca istituzionali evidenziano, sul piano socio-economico, una forte specificità negativa, anche rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno;
secondo la Svimez, a fronte di un dato     nazionale di 25.583 euro, il prodotto interno lordo pro capite nel 2010 ha registrato divari regionali sempre più marcati: la regione più ricca è stata la Lombardia, con 32.222 euro pro capite. Nel Mezzogiorno la regione con il prodotto interno lordo pro capite più elevato è stata l’Abruzzo (21.574 euro), mentre all’ultimo posto si colloca la Calabria (16.657 euro);
in tale ottica, occorre in particolare sostenere la crescita e l’apertura internazionale del sistema produttivo ed economico della regione Calabria, valorizzando e favorendo la penetrazione sui mercati esteri delle eccellenze territoriali, anche attraverso la promozione ed il finanziamento di specifici accordi di programma tra i competenti Ministeri, l’Istituto nazionale per il commercio estero, la regione ed i propri organismi operativi, per l’attuazione di programmi ed interventi integrati finalizzati all’attivazione di network operativi funzionali;
nonché occorre creare condizioni realmente incentivanti per gli investitori e per rendere effettivamente Gioia Tauro un hub internazionale che restituisca all’Italia la centralità nel Mediterraneo;
appare chiaro che, per avviare uno stabile processo di adeguamento competitivo e di sviluppo nonché idonei livelli di attrattività dei territori del Mezzogiorno, occorre mettere in campo risorse adeguate per coniugare la diffusione della cultura della legalità e della partecipazione democratica, con una costante opera di repressione e di lotta alle mafie, anche mediante il rafforzamento e la razionalizzazione della rete dei presidi di legalità sia con riguardo agli uffici di polizia giudiziaria sia con riguardo alla rete dei tribunali, valutando anche le indicazioni provenienti dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere del 25 gennaio 2012 e i pareri delle commissioni 155 del 2012 di parlamentari rispetto all’esame del decreto legislativo n. revisione delle circoscrizioni giudiziarie,
impegna il Governo:
a una forte azione per lo sviluppo e l’inclusione sociale in Calabria che, con il resto del Mezzogiorno, è parte determinante della strategia di crescita dell’Italia e, pertanto, in considerazione di quanto rappresentato in premessa:
a) a dare rapida attuazione agli interventi a favore dei lavoratori in mobilità, dei licenziati, dei giovani e delle donne disoccupati, degli inattivi e di coloro che né lavorano, né svolgono un’attività di studio o formazione (neet), nonché a continuare negli sforzi per creare un contesto favorevole allo sviluppo economico ed alla crescita dell’occupazione, utilizzando parte significativa delle risorse derivanti dalla terza e ultima riprogrammazione dei fondi comunitari, da realizzare entro ottobre 2012, in particolare per:
1) rifinanziare la misura introdotta con l’articolo 2 del decreto-legge 70 del 2011, come modificato dal decreto-legge 1 del 2012, relativa al credito d’imposta per i lavoratori svantaggiati o non molto svantaggiati, in base anche agli esiti dei primi bandi pubblicati dalla regione;
2) finanziare misure di agevolazione fiscale de minimis per le micro e le piccole imprese, con particolare attenzione alle imprese a conduzione o a prevalente partecipazione giovanile e femminile, operative nelle città con aree a più elevata criticità economico-sociale della regione;
b) a promuovere, coerentemente con quanto recita l’articolo 119, quinto comma, della Carta costituzionale, «la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona», con un forte presidio nazionale degli interventi finanziati con il piano di azione coesione, con particolare riferimento ai servizi di cura per la prima infanzia e gli anziani, per i quali sono complessivamente stanziati in Calabria oltre 100 milioni di euro, verificando, in tale contesto di promozione dei diritti di cittadinanza, la possibilità di concentrare le risorse del fondo sviluppo e coesione per gli obiettivi di servizio sugli interventi volti ad aumentare i servizi socio-assistenziali per bambini ed anziani nei comuni, nonché l’opportunità di estendere la sperimentazione della nuova social card familiare a tutti i comuni della Calabria o, in alternativa, ai soli comuni capoluogo e valutando ogni altro adempimento, di competenza del Governo, necessario a migliorare l’efficienza delle strutture ospedaliere;
c) a promuovere l’internazionalizzazione delle imprese della Calabria, in particolare attraverso interventi mirati a sostegno della capacità di penetrazione nei mercati esteri dei settori di specializzazione e l’attivazione di forme di tutoraggio a vantaggio delle piccole e medie imprese dei settori ad elevato potenziale;
d) a promuovere, attraverso un tavolo permanente Cipe-regioni del Mezzogiorno e Trenitalia o altri concessionari, un efficace monitoraggio della qualità del servizio di trasporto passeggeri di media e lunga percorrenza, anche con riferimento al contratto di servizio con Rete ferroviaria italiana, nel più ampio tema della mobilità nel Mezzogiorno e dal Sud verso il Centro-Nord e viceversa, che interessi anche la razionalizzazione e il rafforzamento del sistema portuale e aeroportuale calabrese, anche attraverso un progetto che preveda l’utilizzo in modo integrato e intermodale dell’attuale assetto del trasporto (treni, aliscafi, bus, aerei), per rendere più efficiente ed economica la gestione del sistema stesso, in sinergia con il sistema dei trasporti della Sicilia; in questo contesto, inoltre:
1) ad assumere in tempi rapidi ogni atto necessario per dare attuazione all’accordo di programma quadro che ha previsto finanziamenti per un totale di 459 milioni di euro a favore dell’area di Gioia Tauro, per accelerare le procedure e dare compiuta attuazione agli impegni sottoscritti, anche attraverso l’adozione di ogni atto necessario affinché l’area portuale di Gioia Tauro sia segnalata alla Commissione europea come zona in cui garantire le condizioni infrastrutturali ancora necessarie per superare l’attuale assenza di interazione tra ambito portuale e retro portuale, tra impianto portuale e sistema produttivo;
2) a porre in essere tutte le iniziative necessarie per rispettare gli impegni assunti dal Governo, di concerto con la società Anas spa, affinché l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, relativamente alla parte già cantierata, sia completata entro il 2013, e a promuovere l’avvio della realizzazione degli ultimi 59 chilometri che vanno progettati ed appaltati, con le modalità più idonee per l’accesso alle esigenze finanziarie;
3) ad assumere in tempi ragionevoli una posizione definitiva in merito al progetto del ponte sullo Stretto, mantenendo in ogni caso la destinazione delle somme al sistema infrastrutturale calabrese e siciliano;
e) a finanziare il programma straordinario per gli uffici giudiziari e la polizia giudiziaria della regione Calabria, nell’interesse dei cittadini e in coerenza con le linee guida approvate all’unanimità dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere nella seduta del 25 gennaio 2012 e a garantire a tutti i livelli, tenuto conto del nesso particolarmente stretto tra sviluppo economico-territoriale e legalità, adeguati presidi di legalità, anche con riferimento al complesso della rete dei tribunali calabresi;
f) a sollecitare i soggetti attuatori affinché avviino celermente gli interventi di riduzione del dissesto idrogeologico, di bonifica dei siti inquinati e di manutenzione del territorio di cui alle delibere Cipe del 3 agosto 2011, 20 gennaio 2012 e del 3 agosto 2012, in forze delle quali sono stati stanziati per la regione Calabria, rispettivamente, 723 milioni di euro, 199 milioni di euro e 38 milioni di euro, anche tramite le verifiche e i sopralluoghi effettuati dal team di tecnici delle strutture del Ministero per la coesione territoriale;
g) a dare ulteriore stimolo al processo di bonifica delle aree industriali dismesse del crotonese ex Pertusola, ex Fosfotec ed ex Agricoltura, interessate da un alto livello di contaminazione da metalli pesanti del suolo e delle acque di falda;
h) ad adottare ogni iniziativa utile per una celere attuazione degli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici già finanziati 6, dove oltre con le risorse di cui alla delibera Cipe del 20 gennaio 2012, n. 42 milioni di euro sono destinati alle scuole della Calabria;
i) a verificare urgentemente gli adempimenti ancora necessari per completare l’iter per la realizzazione dei nuovi ospedali previsti dall’accordo di programma integrativo sottoscritto dal Ministro della salute e dal presidente della regione Calabria in data 6 dicembre 2007;
l) a sostenere per le regioni obiettivo convergenza, nell’ambito dei negoziati per la riforma della politica agricola comune, una riforma non penalizzante dei pagamenti diretti, favorendo l’inserimento nel greening anche dell’olivicoltura e dell’agrumicoltura, nonché una riforma che preveda un aiuto specifico in favore delle coltivazioni tipiche di tali aree, anche sotto forma di maggiorazione degli aiuti diretti della politica agricola comune;
m) a sollecitare la realizzazione di interventi per lo sviluppo dei principali siti archeologici anche per accrescere l’offerta turistica regionale, rendendola adeguata e competitiva, attraverso, in particolare, il potenziamento dei servizi di accoglienza delle aree archeologiche di Sibari, Roccelletta di Borgia, Locri e Kroton (con l’istituzione di un parco archeologico relativo alla vecchia polis crotoniate e all’area sacra di Capo Colonna), nel quadro dell’ampia riprogrammazione dell’intervento per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale delle regioni del Sud, finanziato attraverso le risorse dei fondi strutturali comunitari, di cui una larga parte riguarda il patrimonio archeologico della regione Calabria, nonché a verificare la possibilità, d’intesa con le diverse realtà territoriali interessate, di recuperare il tracciato dell’antica via Popilia, quale strumento per il recupero dell’identità storica di un territorio vasto e multiforme e delle sue molteplici interrelazioni.
(1-01118)
(Ulteriore nuova formulazione) «Bersani, Cicchitto, Casini, Misiti, Angela Napoli, Moffa, Belcastro, Mosella».
(31 luglio 2012)

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CALABRIA: MISITI, UNA MOZIONE PER INTERVENTI RADICALI

SBLOCCO FONDI GIA’APPROVATI DAL CIPE; CONTRASTO A CRIMINALITA’ (ANSA) – ROMA, 10 SET – ‘Prendendo spunto dalle analisi di SVIMEZ e ISTAT, sulle condizioni economico sociali della Calabria il movimento ‘Grande Sud’ ha presentato una mozione in Parlamento per ottenere un piano straordinario di interventi e ridurre cosi’ le attuali difficolta’, avviando la ripresa economica e occupazionale’. A renderlo noto e’ il deputato di ‘Grande Sud’ Aurelio Misiti in un comunicato.
‘Il confronto del Pil pro capite annuo tra la Calabria, che risulta la meta’ di quello della Lombardia, con Paesi in via di sviluppo come Turchia, Croazia, Romania e Messico, dove le imprese italiane e calabresi delocalizzano i propri impianti, induce un’ inevitabile riflessione sulla necessita’ di rendere competitivi i territori calabresi e meridionali con quelli dei citati Paesi, il cui Pil, attualmente paragonabile a quello della Calabria, cresce in media dal 4 all’8%’.
‘Per far fronte a questa drammatica situazione Grande Sud’ chiede al governo di rafforzare il contrasto alla criminalita’ organizzata e a velocizzare la spesa in materia di fondi strutturali destinati a investimenti e gia’ deliberati dal Cipe o previsti in recenti accordi di programma’, aggiunge Misiti.
‘In particolare – si legge nella nota – si chiede lo sblocco dei fondi per la sicurezza del territorio, gia’ approvati dal Cipe il 20 gennaio 2012 e che ammontano a 220 milioni di euro per la sola Calabria. E di avviare un piano per l’adeguamento sismico di edifici strategici e manufatti ferroviari e stradali obsoleti’. ‘L’invito di Grande Sud – conclude – e’ anche per accelerare la bonifica delle aree industriali dismesse di Crotone a carico dell’Eni e a promuovere il potenziamento dei servizi di accoglienza dei siti archeologici di Sibari, Roccelletta di Borgia, Locri e Crotone. Infine proponiamo al governo di predisporre un piano pluriennale per realizzare l’alta velocita’ ferroviaria da Salerno a Palermo con i fondi per le aree sottoutilizzate’. (ANSA).

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MOZIONE CALABRIA DI GRANDE SUD PRESENTATA ALLA CAMERA

La Camera,

premesso che:

le più recenti previsioni della Svimez indicano per il 2012 un quadro congiunturale assai più negativo nel Mezzogiorno rispetto al resto del Paese, in quanto il PIL pro capite annuo fa segnare una flessione del 2,9 per cento, a fronte del -1,4 per cento del Centro-Nord.

In un simile contesto recessivo, si prevede che la regione Calabria farà registrare una flessione del 3,2 per cento del PIL nel 2012;

l’occupazione nel primo trimestre del 2012, secondo l’Istat, è diminuita in Calabria del 4,9 per cento rispetto al valore medio del 2011, proseguendo il pesante trend in atto dal 2007. La diminuzione degli occupati riguarda in misura più accentuata la componente femminile (-7 per cento rispetto alla media 2011);

in Calabria il tasso di disoccupazione complessivo nel primo trimestre 2012 ha raggiunto il 19,5 per cento (17,8 per cento per gli uomini, 22,4 per cento per le donne), contro il 10 per cento della media italiana e il 17,7 per cento del Mezzogiorno, con dato relativo ai giovani compresi tra i 15 ed i 24 anni salito nel I trimestre 2012 al 35,9 per cento, in aumento di 6,3 punti percentuali rispetto al I trimestre 2011;

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