L’Italia in recessione non può permettersi il lusso delle liturgie della prima Repubblica come sembra voglia fare il pre incaricato on. Pierluigi Bersani.
Ha proprio ragione Matteo Renzi: il risultato elettorale ha espresso tre minoranze, che per governare devono necessariamente accordarsi tra loro.
Ma poiché una di esse non vuole dare la fiducia se non a se stessa non rimane altro che formare subito un Governo che,con il sostegno di PD, PDL e dei montiani,possa proporre e far approvare la nuova legge elettorale, l’abolizione o la riduzione drastica dei rimborsi elettorali,la riforma della Costituzione abolendo le province e il bicameralismo perfetto , i provvedimenti per la ripresa economica come i piani organici sui lavori pubblici di manutenzione straordinaria antisismica e difesa idrogeologica.
Con un Governo di scopo di questo tipo, guidato da una personalità prestigiosa come ad esempio l’attuale Presidente della Repubblica, si può tornare alle urne in concomitanza con le elezioni europee, sicuri di aver superato il tunnel dell’antipolitica.
Una scelta così coraggiosa consentirebbe all’Italia di premere con successo su Bruxelles per modificare profondamente la linea pro tedesca dell’Unione, rendendo più forte la moneta e rafforzando sensibilmente il suo ruolo politico in campo mondiale.