Lascia molto perplessi il primo passo effettuato dalla coppia di Presidenti Boldrini-Grasso, i quali, forse condizionati dalle loro precedenti attività e dal clima ostile al Parlamento che vive il Paese, vorrebbero stabilire per i parlamentari un diario e un orario di lavoro di tipo fordiano.
Si renderanno conto presto che quanto da loro annunciato è inattuabile e in più è contro gli interessi dei cittadini e della società italiana.
Le leggi infatti non si fanno a tavolino soltanto; se ciò fosse possibile basterebbero i funzionari delle Camere e dei Ministeri senza alcun bisogno di eleggere deputati e senatori.
Gli eletti dal popolo devono vivere la società dei cittadini elettori e quindi il rapporto con il territorio diviene fattore essenziale nel costruire proposte legislative corrispondenti ai bisogni delle moderne società.
Infatti nei paesi a democrazia più consolidata del nostro si attuano le sessioni parlamentari che durano una o più settimane per legiferare, lasciando liberi i parlamentari per uno o più mesi al fine di rapportarsi sempre più strettamente con le problematiche poste dalle società civili.
MISITI-IL PARLAMENTARE NON E’ UN IMPIEGATO
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INTERCETTAZIONI:MISITI, MPA SOSTERRA’ PROPOSTE MIGLIORATIVE
(ANSA) – ROMA, 3 LUG – ‘L’ Mpa, a proposito del ddl intercettazioni, ritiene più importanti i contenuti della legge che i tempi di approvazione’. Lo afferma il deputato Aurelio Misiti, portavoce nazionale MPA.
‘Il Movimento per le Autonomie, già al Senato – precisa Misiti – ha presentato emendamenti che interpretavano le preoccupazioni sollevate dal capo dell’Antimafia, Piero Grasso, a proposito del ddl intercettazioni’.
‘Anche alla Camera – continua il portavoce del movimento – con l’unico obiettivo di migliorare un provvedimento che così come oggi è concepito rallenterà oggettivamente l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine nella lotta contro la criminalità organizzata, MPA ripresenterà gli stessi emendamenti e sosterrà le proposte che avranno come scopo il mantenimento di tutti gli strumenti sino ad oggi a disposizione degli inquirenti’.
‘Si tratta delle stesse preoccupazioni che ieri il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha ritenuto di sollevare – conclude Misiti – e che il Movimento per le Autonomie nelle prossime settimane continuerà a difendere con determinazione’.