(9Colonne) Roma, 23 gen – “Ci aspettavamo che il decreto ‘liberalizzazioni’ valorizzasse la linea del precedente Governo, in relazione alle riforme di ANAS Spa e Ferrovie dello Stato, mentre invece le forze economiche e politiche e cioè le solite lobby hanno ottenuto il risultato che volevano: nessuna liberalizzazione nel settore trasporti stradali e ferroviari”. Lo sostiene il deputato di Grande Sud Aurelio Misiti. L’ex sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti aggiunge: “Sembra che il Governo punti a un’Agenzia operativa unica, oltre all’Autorità dei Trasporti, che includa le strade e le ferrovie; per noi di Grande Sud sarebbe una decisione positiva, in quanto Anas concessionaria e Trenitalia potrebbero operare nel libero mercato al fine di ridurre al minimo le tariffe e avere servizi stradali, autostradali e ferroviari, anche nel Mezzogiorno, degni di una nazione avanzata come, nonostante tutto, risulta essere l’Italia. Continuare invece a proteggere le attuali superate strutture societarie nel trasporto ferroviario e autostradale significa che il Governo non ha la forza di portare avanti nemmeno le linee tracciate dall’Autorità per la concorrenza e il mercato, diretta per tanti anni dallo stesso Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio”.
LIBERALLIZZAZIONI, MISITI (GRANDE SUD): GOVERNO PROSEGUA SU ANAS E FS
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Gazzetta del Sud – Misiti: «Nel Ponte c’è l’alta velocità Fs»
Il sottosegretario ai Trasporti ha preso parte al convegno sulle opere a terra, organizzato dal Movimento azzurro
E Garofalo (Pdl) avverte: se così non fosse, non sarebbe più condivisibile
«Nell’alta velocità ferroviaria c’è il Ponte, e sono pienamente d’ac- cordo con chi ricorda come sia indispensabile che la mega opera sia parte integrante di un nuovo sistema. Ma una cosa va detta: la crisi economica degli ultimi due anni non blocca il Ponte ma incoraggia a farlo. Non vedo proprio perché la produzione di Pil, che al Sud è allo 0,2 per cento contro i 2,6 del Veneto o i 2,1 di Lombardia ed Emilia, non debba ripartire proprio da Messina, favorendo quella crescita che costringa Moody’s a far salire l’Italia nei Paesi di prima fascia». Parole molto impegnative sono state pronunciate ieri mattina, alla Camera di Commercio, dal sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Aurelio Misiti, calabrese, già commissario straordinario per le Grandi opere al Sud.
Misiti ha preso parte al convegno «Il Ponte sullo Stretto, le opere a terra», organizzato dall’Ecosezione di Messina del Movimento azzurro. E, rispondendo alle sollecitazioni e agli spunti dei tanti intervenuti, ha rincarato la dose: «In merito al progetto Ponte trovo una città più dinamica rispetto all’indifferenza e alla poca reattività di alcuni anni fa. E questo è fondamentale perché la riuscita del Ponte, che può favorire la nascita di una straordinaria area integrata, si fonda sul consenso. Quest’opera sposta concretamente e fisicamente il baricentro dell’Europa verso il mare. Si tratta del superamento dell’ultima delle tre barriere, dopo le opere avviate per il Brennero e l’Appennino tosco-emiliano: è l’unica localizzata al Sud di quelle tre grandi infrastrutture che nel 1997 prevedemmo come prioritarie assieme a Lunardi, e che Berlusconi inserì quello stesso anno nel suo “contratto con gli italiani”, Ma guarda caso, delle tre, solo la mega opera per il sud non è mai iniziata.».
È stato un confronto “tosto”, e non soltanto per la grinta sfoggiata da Misiti, il convegno su “Il Ponte sullo Stretto” scandito a ritmo di riflessione sugli scenari economici internazionali, dal consigliere culturale della fondazione Bonino Pulejo, Piero Orteca. Gli or- ganizzatori hanno dovuto fare a meno della sempre invitata Rfi, che non prende parte al dibattito cittadino, ma hanno potuto contare su uno dei “vertici” della società Stretto di Messina, l’ing. Massimo Marconi, responsabile della direzione e dell’alta vigilanza sui lavori del Ponte, e sull’intervento critico, da salutare “redde rationem” nei confronti del Gruppo Fs, dell’on. Enzo Garofalo, componente della commissione Trasporti della Camera. Il messaggio dell’ex presidente dell’Authority finisce per avere come vero interlocutore politico il ministro dei Trasporti Matteoli ovvero sia il Governo Berlusconi: «Se il disegno non è completo – ha detto – se in parallelo al Ponte viene eliminata senza una logica l’Officina Grandi riparazioni e si riduce il numero dei treni passeggeri dalla Sicilia, non dico necessariamente fino a Venezia, ma perfino verso Roma, allora si rischia che il progetto del Ponte finisca per non essere strategico né remunerabile. Ma isolato, monco: quindi da me non più condivisibile».
Torniamo all’ordine degli interventi. Per primo, il presidente dell’ecosezione di Messina del Movimento azzurro, Giuseppe Pracanica si è soffermato su una delle opere connesse al Ponte che appare già da tempo prioritaria per garantire il soddisfacimento di esigenze vitali della città: quel collegamento autostradale “Annunziata-Granatari” (da inserire nell’imminente Accordo di programma) che nel 2006 proprio l’on. Misiti, su proposta dell’ufficio comunale Ponte sullo Stretto e dello stesso Movimento azzurro, ipotizzò come opera-stralcio da realizzare per evitare all’allora Governo Prodi, che aveva fermato l’iter del Ponte, il pericolo di un maxi contenzioso con Eurolink.
«Con questo percorso, completato con lo svincolo di Papardo – ha poi sottolineato Giovanni Frazzica, dirigente del Movimento azzurro – si raggiungerebbe in pochi minuti via tangenziale l’ospedale Papardo, presidio d’emergenza di terzo livello, importante per l’intera provincia, e che serve nella sola città, tra il centro e la zona nord, un’utenza di 150.000 persone». Il presidente della Camera di Commercio, Nino Messina, ha posto il problema delle aspettative nutrite dalle 22.000 associazioni artigianali e commerciali iscritte alla Camera: speranze che si collegano alla nuova destinazione di tantissime aree ferroviarie in via di dismissione e collegate al porto. Determinanti, dunque, il ruolo di Rfi e delle autorità locali. A seguire, l’avvocato Giovanni Monforte, consulente legale del Movimento azzurro, si è soffermato sulle garanzie dovute ai soggetti destinatari degli espropri, sottolineando quanto questo tema sia vitale ma ammettendo che il protocollo già firmato dalla Stretto, dal Comune e da alcune associazioni «sia un buon punto di partenza». Di grande respiro, la ricostruzione fatta dal direttore del Centro universitario sui trasporti, il prof. Giuseppe Vermiglio, di tutte le grandi occasioni di potenziamento della rete trasportistica e, quindi, di sviluppo mancate dall’Italia, a discapito del Sud, negli ultimi trent’anni, sfruttate invece da altri Paesi europei, come la Spagna. Messina è al bivio: «Il Ponte può consentirle di ripartire come città delle reti, in un progetto di sviluppo che coinvolge tutti. L’Area dello Stretto – osserva – «diventa tutt’uno con i 150 chilometri di provincia tirrenica messinese, oggi non serviti: né dall’aeroporto di Reggio né da quello di Catania. «Con il Ponte si determina un quadro straordinario in virtù del quale, per chi abita da Boccetta verso nord, sarà più conveniente prendere il treno a Villa S.Giovanni.
Alessandro Tumino
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FERROVIE: MISITI (MPA), LIBERALIZZARE IL TRASPORTO FERROVIARIO
(AGENPARL) – Roma, 14 ott – “Trenitalia fa bene a preoccuparsi dei competitori tedeschi e perché no, anche di Montezemolo, ma ai cittadini serve la concorrenza che migliori la qualità del servizio al prezzo più basso”. È quanto dichiara l’on. Aurelio Misiti, portavoce nazionale MPA, presentando una interrogazione urgente al Governo sulle carenze del servizio ferroviario italiano.
“Il Movimento per le Autonomie – spiega Misiti – chiede al Governo di scorporare la rete ferroviaria dal gruppo FS, al fine di favorire gli utenti in un quadro di reciprocità con gli altri paesi europei, sotto la diretta sorveglianza dell’Autorità per la concorrenza. L’Italia purtroppo ha il primato europeo della mobilità su gomma, che comporta ogni anno circa 5.000 morti sulle strade e decine di migliaia di feriti, un elevatissimo inquinamento atmosferico e una spesa insopportabile per i bilanci familiari. Per il bene dell’Italia pertanto – conclude il portavoce MPA – è imperativo categorico dotare nel prossimo decennio l’intero territorio nazionale di moderne infrastrutture ferroviarie competitive in un sistema italiano ed europeo liberalizzato”.
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AURELIO MISITI ha illustrato in Aula alla Camera la Mozione del MPA sul Trasporto ferroviario
MISITI (MPA): OCCORRE PREDISPORRE UN PIANO DI COMPLETAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE FERROVIARIE ITALIANE
“Con la mozione del MPA sul trasporto ferroviario presentata in Aula si vuole impegnare il Governo ad indirizzare le Società per Azioni RFI e Trenitalia affinché la prima, che non deve ubbidire esclusivamente a logiche di mercato, sia integrata strettamente con le politiche ferroviarie del Ministero delle Infrastrutture e la seconda possa affrontare il mercato, che si preannuncia molto agguerrito, con maggiore autonomia e quindi con ricadute benefiche sulle spese degli utenti”. Così ha dichiarato l’on. Aurelio Misiti, portavoce nazionale del MPA. LEGGI TUTTO…
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Apc-Viareggio/ Mpa: Bene indennizzo, ora lo stesso per Giampilieri
Roma, 3 giu. (Apcom) – Il Movimento per le Autonomie esprime “soddisfazione” per la decisione, presa oggi all`unanimità dalla Camera dei Deputati, di istituire un fondo di solidarietà di dieci milioni di euro a favore dei familiari delle vittime e dei cittadini coinvolti nel disastro ferroviario di Viareggio. E chiede che analogo indenizzo per le vittime dell’alluvione a Giampilieri.
“Sarebbe stato meglio – sottolinea il portavoce nazionale dell’Mpa Aurelio Misiti- se la Camera avesse accolto l`emendamento che prevedeva di aumentare il fondo di 6,8 milioni, necessari per garantire ai 57 aventi diritto un minimo di 200 mila euro a testa. Si tratta comunque di un primo importante intervento per far sentire a questi nostri sfortunati concittadini la vicinanza e la solidarietà del Paese, in attesa che la giustizia faccia il suo corso e si possano sbloccare i risarcimenti previsti. Si tratta di interventi che lo Stato fa sempre dopo gli avvenimenti luttuosi, mentre sarebbe molto più logico che si utilizzassero le risorse pubbliche per investimenti sulla sicurezza e la prevenzione”. LEGGI TUTTO…
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Tav: il Governo risuscita le convenzioni del 1991-92
Roma, 8 lug – “Il Governo di centro-destra, senza una trasparente decisione, con il famigerato DL 112/2008, con cui ha proceduto all’abolizione delle autorità portuali e degli enti che si interessano della memoria delle atrocità naziste come quelle di via Tasso, cancella anche le revoche di alcune concessioni delle Ferrovie dello Stato alla società Tav.spa. Tali concessioni si riferiscono alle tratte Milano-Verona e Verona-Padova, datate 7 agosto 1991, e Milano-Genova, datata 16 marzo 1992”. Così riferisce l’On. Aurelio Misiti capogruppo di Idv presso la Commissione Trasporti e Telecomunicazioni nella Camera. LEGGI TUTTO…
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Comunicato stampa
CATANZARO – Protesta dell’On. Aurelio Misiti per la scelta del Governo di finanziare l’abolizione dell’ICI sulla prima casa con i fondi già stanziati per le grandi infrastrutture calabresi e siciliane (fondi ex Fintecna) e fondi già assegnati alle Province calabresi e siciliane per le strade provinciali. LEGGI TUTTO…
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Intervento in Aula dell’On. Aurelio MISITI – seduta del 20 maggio 2008
Discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2008, n. 60, recante disposizioni finanziarie urgenti in materia di trasporti ferroviari regionali
Signor Presidente, onorevoli colleghi, signori rappresentanti del Governo, il disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame autorizza la spesa di 80 milioni di euro per l’anno 2008 per garantire, nelle more della stipula dei nuovi contratti di servizio, la prosecuzione degli attuali servizi di trasporto ferroviario regionale in concessione a Trenitalia. La somma stanziata è corrisposta direttamente a quest’ultima società.
Vorrei ricordare la storia del trasporto pubblico locale e le riforme succedutesi in brevissimo tempo. LEGGI TUTTO…
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Intervento in Aula dell'on. Aurelio Misiti
Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Signor Presidente, signori del Governo, colleghi, il discorso del Presidente del Consiglio è stato naturalmente sintetico e, quindi, richiede certamente degli approfondimenti.
Nell’inserire gli argomenti nelle comunicazioni di oggi ha però evidentemente dimenticato qualcosa. In particolar modo, ha dimenticato quanto riguarda il nostro lavoro all’estero, lavoro, cioè, di emigranti. Infatti, il problema non riguarda soltanto gli immigrati: a tutt’oggi si pone anche una questione di emigranti, soprattutto intellettuali, ma di emigranti del passato. Credo che vada riconosciuto e apprezzato l’impegno, già profuso nella precedente legislatura, dei dodici deputati e dei sei senatori eletti all’estero. Questo, il Presidente del Consiglio probabilmente non l’ha ricordato, questa mattina.
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Intervista all’on. Aurelio Misiti (ordinario di Ingegneria sanitaria – ambientale, Università La Sapienza
Roma
Ilario Tassone: Quando si parla di TAV cosa si intende?
Aurelio Misiti: Il significato letterale è Treno ad Alta Velocità e quindi si riferisce ad un oggetto che si muove. Mentre TAV oggi è il grande progetto di rinnovamento della rete ferroviaria italiana, che dopo oltre un secolo, nelle sue strutture fondamentali si rinnova. La nuova rete può sopportare velocità che non arrivano più a 160-180 km/h ma possono raggiungere i 250-300 km/h… perché le distanze nel prossimo secolo, dal punto di vista del raggiungimento con ferrovia, si dimezzano. LEGGI TUTTO…