Roma 15-05-12. Signor Presidente, annuncio che Grande Sud accetta la riformulazione proposta dal Governo in quanto ritiene che su questa materia il Parlamento debba esprimere il massimo consenso su alcuni punti fondamentali inseriti in quasi tutte le mozioni presentate. Grande Sud pertanto è dell’avviso che lo sforzo del Governo di unificare gli obiettivi delle singole mozioni sia apprezzabile.
Noi di Grande Sud riteniamo inoltre, come molti in quest’aula, che la diffusione delle armi nucleari rappresenti ancora oggi una delle più grandi minacce alla pace e alla sicurezza internazionali. Siamo convinti che tutti i popoli, nessuno escluso, sono interessati quanto il popolo italiano a che le armi nucleari non proliferino.
Molti paesi, dove sussistono regimi non democratici, alimentano le nostre paure. Negli ultimi anni alcuni di questi Paesi persistono, continuano a fare sperimentazioni di armi, a organizzarsi e a minacciare gli Stati confinanti. In particolare, purtroppo un grande Stato come l’Iran nel Medio Oriente non accetta le indicazioni dell’ONU, che vanno in direzione del tutto opposta a quella seguita del gruppo dirigente attuale dell’Iran, ossia di non proseguire nell’arricchimento dell’uranio, nella preparazione di missili a gittata intercontinentale con testate nucleari, perché questo potrebbe provocare reazioni intorno allo Stato dell’Iran e gettare nella guerra intere regioni del pianeta.
Il disarmo nucleare è previsto dall’articolo 6 del Trattato di non proliferazione, che prevede che ognuna delle parti si deve impegnare a perseguire quanto prima negoziati in buona fede sulle misure effettive, sulla cessazione della corsa agli armamenti nucleari e per un Trattato sul disarmo generale e completo sotto controllo internazionale rigoroso ed effettivo. I firmatari di questo Trattato di non proliferazione guardano gli altri Paesi che ancora non hanno sottoscritto il Trattato con una certa diffidenza e indirizzano a loro l’invito pressante a sottoscriverlo.
Le Conferenze di revisione che si sono svolte ogni cinque anni a partire dal 1970, nel tentativo di trovare un Accordo per raggiungere una dichiarazione finale per l’attuazione di tutte le disposizioni del Trattato, hanno emanato raccomandazioni sulle misure da intraprendere nel frattempo per rafforzare il Trattato stesso. La Conferenza del 28 maggio 2010 sul Trattato di non proliferazione ha approvato un piano di azione addirittura in 64 punti, tra cui alcuni importantissimi: l’universalità del Trattato, il disarmo nucleare, la non proliferazione nucleare, misure per promuovere l’uso pacifico e sicuro dell’energia nucleare, il disarmo e la non proliferazione a livello regionale, l’attuazione della risoluzione del 1995 sul Medio Oriente e così via.
In questo quadro l’Unione europea si è fatta sentire, si è impegnata a contribuire all’attuazione di quel Trattato, comprese le intese raggiunte per quanto riguarda il Medio Oriente. Nel 2011, il 27 maggio, è stata approvata la dichiarazione sulla non proliferazione e sul disarmo al vertice di Deauville.
Noi di Grande Sud chiederemo al Governo di impegnarsi a sostenere nel vertice di Chicago quanto è scritto nella mozione e voteremo la nostra Misiti n. 1-00988 e tutte quelle che hanno parere favorevole del Governo.