Diga dell’Esaro – Stop ai piccoli interventi, l’opera va completata

Gazzetta del Sud 08/09/2011

Il vice-ministro alle Infrastrutture Aurelio Misiti è stato nella cittadina dell’Esaro sabato scorso per la commemorazione in onore del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Quale occasione migliore per apprendere dalla sua viva voce quant’è stato previsto per il futuro della Diga sull’Alto Esaro. «Noi abbiamo inteso avviare – ha affermato – un programma di completamento delle opere che sono state lasciate incompiute da tutte le precedenti amministrazioni ed anche quelle dello Stato. Sono opere progettate durante il periodo dell’ex Casmez e sono di grande prospettiva per la vita ed il benessere delle popolazioni in quanto si tratta di arricchire della risorsa idrica territori che non ne hanno attraverso una raccolta in laghi artificiali che possono avere un uso plurimo (irriguo, potabile, idroelettrico). Questa Diga dell’Esaro fa parte di un sistema (c’è anche il Basso Esaro). In Calabria sono due le strutture importanti: oltre a questa dell’Esaro c’è quella del Melito. È evidente che questa dell’Esaro sta più avanti nel senso che è stata già appaltata e sebbene le varie vicissitudini con delle interruzioni di carattere politico più che tecnico, oggi c’è un resuscitato interesse verso un’opera di questo genere. Noi ne abbiamo approfittato per finanziare i lavori di completamento e di superamento dei vari contenziosi che ci sono stati dalla progettazione all’esecuzione. Centoventidue milioni di euro costituiscono la cifra che ci è stata indicata dai tecnici per completare la Diga».
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