DI CERTO LA CRISI ECONOMICA E OCCUPAZIONALE PUO’ PORTARE A QUALCHE ECCESSO NELLE MANIFESTAZIONI DI PIAZZA DEL PRIMO MAGGIO; OGNI ANNO PICCOLE SCARAMUCCE SUCCEDONO.
MA QUEST’ANNO C’E’ STATA QUALCOSA CHE DEVE FAR RIFLETTERE OGNI CITTADINO: A TORINO E’ STATO IMPEDITO AL SINDACO DI ESPRIMERE IL PROPRIO PENSIERO SULLA FESTA DEL LAVORO. NAPOLI E MILANO SONO STATE TEATRO DI SCENE VIOLENTE.
SI E’ CREATO UN BRUTTO CLIMA SE E’ VERO CHE IN QUALCHE CORTEO SI E’ INNEGGIATO A LUIGI PREITI, LO SPARATORE DI PIAZZA COLONNA E NON AL BRIGADIERE GIANGRANDE, COLPITO MENTRE COMPIVA IL PROPRIO DOVERE.
NON BISOGNA AVERE PELI SULLA LINGUA E RICORDARE A CHI HA DIMENTICATO CHE INDICARE TUTTI I “POLITICI” COME LADRI E SFRUTTATORI DEI BISOGNOSI E AD ESSI SI INTIMA DI ARRENDERSI PERCHE’ E’ GIUNTA L’ORA DELLA VENDETTA, COSTITUISCE UNA VERA E PROPRIA ISTIGAZIONE A DELINQUERE.
I MEDIA NON PROTESTANO, I RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI SONO SOBRI,
GLI EX TERRORISTI SCRIVONO EDITORIALI GIUSTIFICAZIONISTI E INTANTO IL CLIMA SI ARROVENTA.
CHE ASPETTIAMO I MORTI?
E’ MEGLIO AGIRE IN TEMPO E ISOLARE I NUOVI VIOLENTI E I LORO ISPIRATORI.