(ANSA) – CATANZARO, 3 NOV – ‘I disastri annunciati che la concentrazione delle piogge annuali in tempi ristretti provoca al territorio della Calabria non possono lasciare indifferenti gli amministratori calabresi a ogni livello’.
E’ quanto afferma il deputato Aurelio Misiti, commissario regionale del Movimento per le Autonomie. ‘E’ noto purtroppo – aggiunge Misiti – che la Calabria e’ stata devastata da politiche sciagurate che hanno alimentato l’abusivismo e l’urbanizzazione autorizzata e selvaggia. Le abbondanti piogge hanno riempito con rapidita’ gli alvei fluviali discendenti dall’Appennino e hanno provocato ciclici allagamenti e distruzioni.
La via per evitare tali disastri e’ stata gia’ tracciata e va percorsa in lungo e in largo: il piano di assetto idrogeologico regionale, che prevede i presidi idraulici zonali, va tirato fuori dai cassetti e considerato come la bibbia degli amministratori locali’.
‘Nessun dettaglio in esso contenuto – prosegue Misiti – va minimizzato se si vuole che la natura non si vendichi sulle malefatte degli uomini. Tutti gli alvei fluviali calabresi, anche i piu’ piccoli, vanno mantenuti a regola d’arte eliminando ogni barriera che spesso gli uomini hanno inserito nelle golene e spesso nel letto stesso delle fiumare. Le esondazioni e la caduta del quarto ponte in poco meno di due anni nella piana di Gioia Tauro indica con chiarezza la necessita’ di finanziare progetti di messa in sicurezza del territorio eliminando le superfici con alto rischio indicato nel piano come R4 e R3, su cui niente puo’ essere costruito.
Con un impegno massiccio decennale, economico e culturale, della Regione, del Governo e dei Comuni si potra’ arrivare ad una difesa preventiva del suolo tale da evitare effetti disastrosi sulle persone e le cose come quelli che si stanno verificando in questi giorni’.