Roma, 1 lug. (Adnkronos) – ‘Non c’e’ dubbio che aggiungere il pedaggio, come fa la manovra del governo, per oltre 1200 chilometri di strade dell’Anas, e’ dovuto alla necessita’ di risparmiare fondi pubblici sino ad ora destinati alla manutenzione stradale. C’e’ da attendersi un’ulteriore aggiunta nella presumibile manovra correttiva di autunno’. Lo dichiara Aurelio Misiti, portavoce nazionale del Movimento per le Autonomie.
‘La reazione corale contraria degli amministratori e’ spiegabile in quanto essi ritengono il pedaggio un balzello aggiuntivo per i pendolari, lavoratori che gia’ pagano le tasse. Onde evitare confusioni, sull’argomento e’ necessario fare chiarezza, senza tener conto della scomposta proposta di alcuni e della risposta antimeridionale di altri. Ogni strada dell’Anas e’ realizzata con i fondi dello Stato e ha bisogno di continua manutenzione ordinaria e straordinaria”.
“Si tratta di stabilire se i costi cospicui di tale manutenzione debbano continuare ad essere a carico dello Stato e quindi dei cittadini che pagano le tasse, oppure almeno per i futuro a carico dei soli utenti. Sembra chiaro a tutti -conclude Misiti- che i costi della manutenzione debbano essere sostenuti da questi ultimi e non da quei cittadini che hanno contribuito alla costruzione e che mai hanno utilizzato e utilizzano le strade’.