RIFIUTI LAZIO: MISITI, ROMA COME NAPOLI

(AGENPARL) – Roma, 11 gen – “Nel giorno in cui si comincia a trasferire sulla nave olandese Nordstern, battente bandiera “Antigua e Barbuda”, tremila tonnellate di rifiuti napoletani, che il sindaco ovviamente considera un mezzo idoneo di smaltimento, c’è da preoccuparsi non poco per la situazione che si sta creando nella Capitale. Nessuno avrebbe potuto prevedere la crisi odierna dello smaltimento dei rifiuti a Roma nel 1986, quando la Regione Lazio approvò in Consiglio un piano regionale completo, preparato su convenzione nell’Università di Roma “Sapienza” da un gruppo di ricercatori esperti da me stesso guidati, come titolare della materia. Per tutti questi anni le diverse Giunte del Lazio e di Roma, in base a una sottocultura ambientale imperante, hanno tentato nuove vie, senza però riuscire a scalfire quel piano, che risulta ancora valido e in via di completa realizzazione. Ciò premesso va segnalato che la discarica di servizio per i cinque impianti termici denominata “Malagrotta” è quasi esaurita e va sostituita al più presto, ma come per l’albero di Bertoldo non si riesce mai a individuare il sito. Le due Amministrazioni e lo stesso Prefetto Commissario, di cui la Città e la Regione non dovrebbero aver bisogno, sono costretti a “pietire” una proroga di sei mesi della chiusura di Malagrotta, sapendo pure ormai che nei sei mesi non si potrà risolvere nulla. Gli impianti pubblici e privati sono stati realizzati o quasi ma sono inattivi, proposte serie per la discarica di servizio pure; e allora cosa aspettano le due Amministrazioni a bandire una gara per la ricerca di un’impresa nazionale o internazionale che smaltisca i rifiuti correttamente nella Regione?. Non vorremmo che i due responsabili imitassero quello di Napoli e triplicassero come lui i costi, oggi molto bassi, inviando con nave in Olanda, Germania, Danimarca o in Norvegia i rifiuti di Roma, pagando così un alto prezzo a chi, trattandoli, riesce a produrre energia che a Roma e nel Lazio farebbe tanto comodo”. Queste sono le principali considerazioni contenute in una nota pubblicata sul blog dell’on. Aurelio Misiti già vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti.

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Rifiuti – Misiti – Roma come Napoli

Nel giorno in cui si comincia a trasferire sulla nave olandese Nordstern, battente bandiera “Antigua e Barbuda”, tremila tonnellate di rifiuti napoletani, che il sindaco ovviamente considera un mezzo idoneo di smaltimento, c’è da preoccuparsi non poco per la situazione che si sta creando nella Capitale. Nessuno avrebbe potuto prevedere la crisi odierna dello smaltimento dei rifiuti a Roma nel 1986, quando la Regione Lazio approvò in Consiglio un piano regionale completo, preparato su convenzione nell’Università di Roma “Sapienza” da un gruppo di ricercatori esperti da me stesso guidati, come titolare della materia. Per tutti questi anni le diverse Giunte del Lazio e di Roma, in base a una sottocultura ambientale imperante, hanno tentato nuove vie, senza però riuscire a scalfire quel piano, che risulta ancora valido e in via di completa realizzazione. LEGGI TUTTO…

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Misiti: Passera deve smantellare la Holding Fs e mettere Trenitalia sul mercato

(FERPRESS) – Roma, 9 GEN – “Non si può non essere d’accordo con i contenuti dell’ampia intervista che il ministro Passera ha rilasciato ieri al Corriere della Sera, in cui sono illustrate le misure relative alle liberalizzazioni e l’esclusione di ogni possibile aumento della tassazione”. Lo scrive sul suo blog Aurelio Misiti già vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti

Corrado Passera

“Il Ministro – dice Misiti – ha promesso la presentazione di un decreto al mese senza ovviamente entrare strettamente nel merito dei contenuti ma promettendo di intervenire sulle municipalizzate, sul trasporto pubblico locale, sulle miriade di piccole aziende frammentate e inefficienti, da accorpare per consentire la loro partecipazione alle aste aperte e quindi competere con i migliori operatori esteri. Alcuni osservatori però hanno notato come si sia mostrato quasi esclusivamente responsabile del Ministero dello Sviluppo Economico e per nulla del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti se si eccettua il cenno alla privatizzazione!.
È urgente – prosegue l’ex viceministro – accelerare  la riforma dell’ANAS, approvata dal precedente Governo, non solo per separare la funzione di concedente da quella di concessionaria ma per riportare nella costituenda Agenzia e quindi nel Ministero le funzioni di programmazione, direzione e controllo della costruzione e gestione delle  strade e autostrade, come premessa all’attrazione di fondi privati indispensabili per ammodernare il Paese.
Analogo intervento va fatto nel settore ferroviario, smantellando l’attuale holding FS Italiane che lega circa quindici società per azioni e inserire invece Trenitalia S.p.a. sul mercato, mantenendo il controllo e la proprietà dello Stato sulla infrastruttura e sull’armamento ferroviario, in modo da favorire  l’omogeneità di funzionamento e  la libera concorrenza  in tutto il territorio nazionale”.
Misiti, ricordando il precedente impegno del Ministro nel ristrutturare le Poste e anche – “la sapiente conduzione della grande banca che ha contribuito a fondare” – termina il suo intervento dicendo che – ”si può ancora riporre in lui la nostra fiducia, aspettando tuttavia che dalle parole si passi a realizzare quello che abbiamo sommariamente descritto”.

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INFRASTRUTTURE, MISITI – IL GOVERNO COMPLETI LE OPERE AVVIATE

Non si può non essere d’accordo con i contenuti dell’ampia intervista che il Ministro Passera ha rilasciato ieri al Corriere della Sera, in cui sono illustrate le misure relative alle liberalizzazioni di “gas, trasporti, energia, poste e professioni” e l’esclusione di ogni possibile aumento della tassazione. Il Ministro ha promesso la presentazione di un decreto al mese senza ovviamente entrare strettamente nel merito dei contenuti ma promettendo di intervenire sulle municipalizzate, sul trasporto pubblico locale, sulle miriade di piccole aziende frammentate e inefficienti, da accorpare per consentire la loro partecipazione alle aste aperte e quindi competere con i migliori operatori esteri. Alcuni osservatori però hanno notato come si sia mostrato quasi esclusivamente responsabile del Ministero dello Sviluppo Economico e per nulla del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti se si eccettua il cenno alla privatizzazione. LEGGI TUTTO…

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Costi della politica – Misiti: “….coloro che fanno politica non devono aspirare ad un posto remunerato e stabile….”

Calabria Ora – 6 Gennaio 2012

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Aurelio Misiti incontra gli amministratori di Roccella Jonica sul caso tangenziale

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COSTI POLITICA: MISITI, GOVERNO PUO’ INTERVENIRE CON SOLUZIONI

 (ANSA) – ROMA, 5 GEN – ”In Italia si comincia bene e spesso si finisce male. Cosi’ e’ stato con l’ottimo primo ’68 che si e’ concluso con le Brigate rosse; due giornalisti pongono seriamente il tema dei costi della politica e ci si riduce a combattere la guerra santa contro i mulini a vento dei parlamentari, che volentieri accetterebbero il trattamento europeo, tedesco o francese; dopo tangentopoli si e’ piu’ volte cambiata la legge elettorale della famigerata prima Repubblica e si e’ arrivati alla legge ‘porcata’ di Calderoli”. Lo scrive sul suo blog il deputato Aurelio Misiti (gruppo Misto, Repubblicani azionisti). ”Il Governo ha oggi il necessario consenso per intervenire e proporre al Parlamento soluzioni appropriate – scrive Misiti – come ad esempio: ridurre almeno del 50% i rimborsi elettorali alle liste dei cosiddetti ‘partiti virtuali’ odierni, che piu’ di altri lanciano strali contro la ‘casta’; tagliare gli sprechi delle Camere, di Palazzo Chigi, del Quirinale, della Consulta ecc., come i benefits degli ex; ridurre il numero dei parlamentari, accorpare le Regioni a non piu’ di sette; abolire le Province; adottare infine una buona legge elettorale”. ”La realizzazione di queste proposte – sottolinea il deputato – rappresentera’ di certo la ricucitura tra i cittadini e il palazzo”. (ANSA).

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COSTI POLITICA: MISITI (MISTO), SI COMINCIA BENE E SPESSO SI FINISCE MALE

(AGENPARL) – Roma, 05 gen – “In Italia si comincia bene e spesso si finisce male. Così è stato con l’ottimo primo ’68 che si è concluso con le brigate rosse ; si voleva migliorare la Costituzione e si è giunti invece alla sciagurata e confusa modifica del titolo V°; si è arrivati a dire che il Mezzogiorno è una grande risorsa del Paese e si può osservare facilmente come viene emarginato nei fatti dalla classe dirigente; due giornalisti pongono seriamente il tema dei costi della politica e ci si riduce a combattere la guerra santa contro i mulini a vento dei parlamentari, che volentieri accetterebbero il trattamento europeo,tedesco o francese; dopo tangentopoli si è più volte cambiata la legge elettorale della famigerata prima Repubblica e si è arrivati alla legge”porcata” di Calderoli . Il Governo ha oggi il necessario consenso per intervenire e proporre al Parlamento soluzioni appropriate, come ad esempio: – ridurre almeno del 50% i rimborsi elettorali alle liste dei cosidetti “partiti virtuali” odierni, che più di altri lanciano strali contro la “casta”; tagliare gli sprechi delle Camere, di Palazzo Chigi, del Quirinale, della Consulta ecc., come ad esempio i benefits degli ex, che devono ritornare ad essere comuni cittadini come si usa nei paesi civili; ridurre il numero dei parlamentari con la fine del bicameralismo perfetto , accorpare le Regioni a non più di sette; abolire le Province e portare il numero delle Amministrazioni comunali da oltre ottomila a un migliaio; adottare infine una buona legge elettorale per rendere protagonisti i cittadini. La realizzazione di queste proposte rappresenterà di certo la ricucitura tra i cittadini e il palazzo”. Lo afferma sul suo blog nota On. Aurelio Misiti già vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti.
com/bat 051453 GEN 12

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Costi della politica, Misiti: si comincia bene e spesso si finisce male

“ In Italia si comincia bene e spesso si finisce male. Così è stato con l’ottimo primo ’68 che si è concluso con le brigate rosse ; si voleva migliorare la Costituzione e si è giunti invece alla sciagurata e confusa modifica de titolo V°; si è arrivati a dire che il Mezzogiorno è una grande risorsa del Paese e si può osservare facilmente come viene emarginato nei fatti dalla classe dirigente;due giornalisti pongono seriamente il tema dei costi della politica e ci si riduce a combattere la guerra santa contro i mulini a vento dei parlamentari, che volentieri accetterebbero il trattamento europeo,tedesco o francese;dopo tangentopoli si è più volte cambiata la legge elettorale della famigerata prima Repubblica e si è arrivati alla legge”porcata” di Calderoli . LEGGI TUTTO…

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EQUITALIA: MISITI (MISTO), NON ALIMENTARE CLIMA ANTI ISTITUZIONALE (AGENPARL)

Roma, 03 gen – “I ripetuti attentati contro i dirigenti di Equitalia e di altre analoghe organizzazioni sono certamente il frutto di una campagna di odio alimentata da certi organi della comunicazione, i quali, per fini di parte e quasi sempre poco chiari, non fanno altro che preparare il terreno fertile all’estremismo, che spesso sconfina nel terrorismo vero e proprio.

Il brodo di tale cultura della violenza è “servito” ogni giorno, sulla rete e su certa stampa, con gli attacchi alla politica, alle istituzioni e ai relativi personaggi protagonisti.

La gravità della crisi economica e occupaziona le invece, che porterà tensioni sociali molto forti, richiede alla classe dirigente serietà e nervi saldi per non far cadere il Paese in una spirale di violenza senza ritorno, magari utilizzando una comunicazione basata sullo strumento raro ma fondamentale: la verità”.

Que ste sono le principali considerazioni contenute in un nota Aurelio Misiti (Misto) apparsa oggi sul suo blog.
com/ugi 031302 GEN 12

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