Aurelio Misiti a Bocchino su Reggio Area Metropolitana dello Stretto

  1. In una intervista a “il Quotidiano”, Italo Bocchino sostiene che l’aggiunta di Reggio Calabria alle aree dove possono sorgere le città metropolitane, costituisce il risarcimento e la giusta ricompensa alla rivolta fascista del 1970. In più, non certo in buona fede, interrogato sul mio emendamento risponde che “quello di Misiti è stato l’ultimo tentativo di chi, non potendo votare contro per opportunità territoriale e nemmeno a favore per non darla vinta al PdL, ha cercato di rovinare tutto”.

Infatti, egli, come primo firmatario di un emendamento, fotocopiato da quello del PD a prima firma Laganà, che ho firmato anch’io, alla presenza di altri deputati è stato invitato da me ad unificare i tre emendamenti e farne uno solo bipartisan, con firme in ordine alfabetico, purchè venisse stabilito che l’istituzione da fare nascere sarebbe stata la Città metropolitana dello Stretto. Si è riservato di consultare il suo ufficio legislativo, dopodiché non si è fatto più sentire.

E allora perché non riferisce questa verità?
Dice cosa non vera per fini di parte e mi dispiace che anche il mio amico Peppe Scopelliti ci sia cascato e non ha riconosciuto che senza la mia azione tesa a dimostrare che l’obbiettivo finale era la Città dello stretto, la Camera difficilmente avrebbe approvato l’aggiunta di Reggio.

Per ulteriore servizio alla verità riporto dagli atti della Camera la posizione vera del ministro sul mio emendamento firmato anche da Minniti, Laganà e Tassone.

Calderoli dichiara: “Signor Presidente, credo che sia anche condivisibile l’idea di una città metropolitana dello Stretto, piuttosto che di un’unica realtà. Oggi la Sicilia ha l’esclusività sugli aspetti ordina mentali degli enti locali, e, quindi, è necessario prima acquisire il via libera e l’intesa da parte della Regione per poi potere legiferare. Quindi, non possiamo oggi provvedere per legge, perché l’0intesa non vi è ancora. Comunque, rispetto all’idea della città metropolitana dello Stretto, credo che la proposta sia condivisibile”.

Infine la mia illustrazione dell’ordine del giorno che chiedeva la stessa cosa dell’emendamento, accettato dal Governo come raccomandazione, è la seguente: “approfitto per ringraziare il ministro Calderoli, che ha dato un giudizio positivo sulla proposta della Città metropolitana dello Stretto, (…) sono convinto che alla fine questa linea ci porterà al risultato”.

Non aggiungo altro se non ricordare che l’istituzione di una tale grande Città metropolitana è un successo di tutti e nessuno, per fini di parte o elettoralistici, se ne può appropriare.



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