Gazzetta del Sud – 24 marzo 2009
Aurelio Misiti
Il progetto di legge di modifica dello Statuto regionale, presentato dal gruppo Italia dei Valori porterà a una riduzione consistente dei costi della politica. Innanzitutto verrà introdotto un vero e proprio statuto delle opposizioni per creare un consesso pulito e aumentare il livello di partecipazione democratica. La Regione inoltre sarà impegnata a rimuovere gli ostacoli derivanti da differenze economiche, politiche, linguistiche ed etniche tra i cittadini. Si introdurrà il controllo dell’azione dei pubblici poteri attraverso la garanzia della trasparenza, della pubblicità, dell’informazione e della vigilanza sulle relative attività contrattuali e finanziarie. Cambia anche la nomina del difensore civico. Questa figura, che ha funzioni informative nei confronti dei cittadini sull’andamento delle pratiche amministrative della Regione, verrà eletta dal Consiglio regionale con maggioranza qualificata entro 90 giorni dal suo insediamento.
Molte altre sono le novità che Italia dei Valori propone per la modifica dello Statuto di una Regione che deve guardare avanti e orientare al futuro le proprie giovani generazioni. Spesso si dice e si riconosce quanto sia necessario combattere gli sprechi della politica. Ma come, se non iniziando proprio dalla diminuzione del numero dei consiglieri? Il progetto di IDV, infatti, intende proprio ridurre il numero dei consiglieri che passerebbero dagli attuali cinquanta a quaranta.
Ma non solo. Sempre per quanto attiene alla riduzione dei costi della politica IdV intende diminuire le indennità dei consiglieri, snellire le strutture collegate agli stessi, che attualmente gravano e non poco sulle tasche dei contribuenti, procedere alla riduzione del numero delle commissioni consiliari – che non potranno essere più di cinque-, imporre la disciplina della contabilità dello Stato ai gruppi consiliari, pubblicando le spese effettuate durante l’anno.
Massimo due saranno i mandati elettivi consecutivi per i consiglieri regionali, e gli stessi che riceveranno l’incarico di assessore verranno sospesi dalle loro funzioni di consiglieri e sostituiti con il primo dei non eletti della loro lista. Si introduce così la “supplenza”, ossia, il consigliere che prenderà il posto di colui il quale è stato nominato assessore, ricoprirà tale ufficio soltanto fino al momento in cui l’altro non avrà cessato le sue funzioni di assessore.
Per quanto riguarda il concetto di consiglio “pulito”, basti citare il divieto ai partiti che ne deriverà da questo progetto di legge di candidare chiunque abbia avuto condanne passate in giudicato, anche di primo grado, e condanne, anche non definitive, per fatti di mafia.
Novità non solo politiche ma anche di natura squisitamente tecnica, emergono dalla proposta, a cominciare dall’abolizione del Consiglio Regionale dell’Economia e del Lavoro. Vi sarà invece un’Autorità indipendente e imparziale che vigilerà sulla gestione finanziaria, incentrando il proprio operato sui criteri di efficacia, economicità e pubblicità. Il progetto di legge prevede che il vicepresidente sarà nominato dagli Assessori e che il Presidente della Giunta presenterà una relazione annuale sullo stato della Regione. Italia dei Valori ritiene fondamentale la semplificazione del quadro politico e quindi la diminuzione del numero dei partiti, salvaguardando il voto di preferenza per l’elezione dei consiglieri regionali. Elemento fondamentale in un sistema democratico infatti è il diritto dei cittadini a eleggere i propri rappresentanti, eliminando il listino legato al candidato a Presidente della Giunta.
Ovviamente, per perseguire tale fine, si rivela necessario individuare soglie di sbarramento “per la assegnazione dei seggi”. A sostegno della trasparenza e della garanzia all’interno della nostra Regione, si propone l’istituzione di un’Autorità indipendente (designata dalle opposizioni) con il compito di vigilanza sulla gestione finanziaria, il monitoraggio, la valutazione e la verifica della correttezza. Viene proposta inoltre l’istituzione di una Commissione consultiva per le nomine di cui faranno parte consiglieri di tutte le forze politiche. Per le modifiche di statuto attualmente è sufficiente la maggioranza assoluta del Consiglio, mentre IDV propone una maggioranza di due terzi.
In definitiva le proposte di IdV avvicineranno certamente i cittadini alla politica e alle istituzioni.