Italia dei Valori e lo sciopero nella Regione

Polistena 12 dic 2008 – Anche in Calabria il partito dell’Italia dei Valori ha sostenuto le manifestazioni organizzate dalla CGIL contro le scelte insufficienti messe in atto dal Governo per fronteggiare la crisi economica.

L’Esecutivo – è stato sottolineato dalla segreteria regionale del partito – ha sprecato ingenti somme di denaro pubblico, sottratto in gran parte agli investimenti che il Governo Prodi aveva destinato al Mezzogiorno, per realizzare interventi occasionali e non strutturali che non daranno aiuto e sollievo alle categorie più deboli: le famiglie, i lavoratori dipendenti, i pensionati, gli artigiani, i piccoli imprenditori.

Gli interventi sulla scuola pubblica, ad esempio, dietro provvedimenti spot facilmente condivisibili dai cittadini come il voto in condotta o il grembiulino per i bimbi delle elementari, nascondono una serie di tagli ai finanziamenti che colpiranno in modo gravissimo la qualità della formazione dei nostri giovani e creeranno un numero enorme di nuovi disoccupati tra i docenti precari.

Sarà il Mezzogiorno d’Italia a pagare il prezzo più alto, perché alla mancanza di nuovi investimenti, soprattutto nel campo delle infrastrutture, si aggiunge la decisione del Governo di attingere ai Fondi per le Aree Sottoutilizzate  – FAS – per finanziare iniziative riguardanti soprattutto le zone più ricche del Paese.

A tutto ciò si aggiunge la politica dissennata del Governo sulla sicurezza e la giustizia, quest’ultima piegata alla difesa di interessi particolari.

È questa la motivazione principale del referendum promosso da IDV contro il Lodo Alfano, che impedisce di processare quattro cittadini italiani, anche se commetteranno gravi reati.

La Calabria dal canto suo deve pretendere che il Governo restituisca i fondi sottratti per utilizzarli a salvaguardia del territorio regionale, particolarmente fragile, come dimostrano i fenomeni alluvionali di questi giorni, che hanno causato ben tre morti e numerosi feriti.

Il partito Italia dei Valori – Calabria chiede alla regione di proporre al Governo il riconoscimento dello stato di calamità naturale.



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