Interrogazione dell'On. Misiti ai Ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico sull'emergenza ambientale di Crotone

Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-00644 presentata da
AURELIO SALVATORE MISITI lunedì 24 novembre 2008, seduta n.091

MISITI. – Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico.- Per sapere – premesso che:
gli organi di stampa hanno diffuso nelle ultime settimane allarmanti notizie sulla presenza in 18 siti, dove si è costruito, di scorie senza alcun trattamento provenienti direttamente dall’ex stabilimento della Pertusola Sud e dall’Ilva di Taranto. Si stima che circa 450 mila tonnellate di materiale giacciono nel sottosuolo della provincia di Crotone;
secondo l’indagine della Procura di Crotone, il contenuto dei materiali occultati risulta essere comprensivo di arsenico, cadmio, piombo e scorie di zinco, sostanze ad alto potenziale cancerogeno che, invece di essere stoccate in strutture protette e opportunamente controllate, sono state utilizzate per realizzare edifici adibiti ad alloggi popolari, scuole e centri commerciali nonché opere stradali. L’uso fraudolento delle sostanze predette, rischia di inquinare le falde acquifere e il mare. L’indagine, evidenzia inoltre, che la pavimentazione di una banchina del porto di Crotone risulta realizzata con materiali provenienti dall’ex stabilimento industriale su menzionato -:
quali iniziative, i Ministri interrogati intendano adottare per:
a) verificare la reale presenza delle sostanze inquinanti nel sottosuolo e nell’aria, e gli eventuali effetti provocati sulle falde acquifere e nel mare;
b) scongiurare il diffondersi di malattie e di avviare una ricerca su danni ai cittadini, di scongiurare un allarme sociale in un territorio già afflitto da gravi problemi socio-economici;
c) bonificare e riqualificare tutto il territorio degli ex stabilimenti industriali dismessi e abbandonati;
d) conoscere i reali termini degli accordi sottoscritti tra il Ministero dell’ambiente e la società di bonifica Syndial, controllata del gruppo E.N.I., dopo la risoluzione consensuale del contratto con la società Fisia Italimpianti, del gruppo Impregilo, demandata in un primo momento dall’Ufficio del commissario delegato per l’emergenza ambientale in Calabria ad occuparsi della bonifica delle ex aree industriali del crotonese.(5-00644)



Commenti e Pings non sono al momento consentiti.