MISITI: LA DIFESA IDROGEOLOGICA E’ SEMPRE PIU’ UNO SLOGAN

Come spesso avviene il Ministero dell’Ambiente non è in grado di dare buoni consigli ai nuovi Ministri, i quali recitano sempre lo stesso copione. Non si sottrae nemmeno l’attuale che annuncia come se fosse una novità: da adesso in poi agiremo insieme ai geologi.
Evidentemente nessuno lo ha informato che i geologi applicati sono solo una parte piccola del corpo tecnico che si deve occupare della difesa idrogeologica. Essi, e solo gli applicati, possono collaborare con gli ingegneri progettisti e direttori dei lavori. Ma il Ministro e il Ministero, nonché i media insistono a far parlare qualche geologo ambientalista, che tutto può sapere del fenomeno ma nulla del sistema difensivo da mettere in atto.
Io stesso negli anni 2000 mi sono adoperato, da presidente del Consiglio Superiore, per accrescere le competenze specifiche del geologo applicato nella realizzazione delle opere strutturali e infrastrutturali.
A sentire il Ministro e le TV invece questi professionisti sarebbero i soli a poterci salvare e questo non fa bene alla stessa categoria, che annovera ottimi studiosi della terra e bravi professionisti indispensabili nel “team” dei progettisti.
Ciò dimostra che nel nostro paese anche a livelli alti non si conoscono bene le diverse professionalità e competenze.
Se decidessero simili Ministeri e annessi delle TV farebbero progettare e costruire le case antisismiche ai vulcanologi e chiamerebbero i fisici nel paddock della formula uno al posto degli ingegneri nonché i medici a dirigere la Protezione Civile.



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