DA QUALCHE MESE NON C’E’ PIÙ NELL’AGENDA DEL GOVERNO E DEL PARLAMENTO IL TEMA DEL MEZZOGIORNO, COME SE IL GAP ECONOMICO CON IL NORD DEL PAESE SIA SUPERATO DALLA CRISI.
I DATI INVECE DIMOSTRANO CHE I SUOI EFFETTI SONO STATI PIÙ PESANTI AL SUD CHE NEL RESTO DELL’ITALIA, CHE PURE HA SUBÌTO EFFETTI DEVASTANTI.
L’UFFICIO STUDI DELLA BANCA D’ITALIA OGGI AFFERMA CHE IL 10 PER CENTO DELLE FAMIGLIE ITALIANE POSSIEDE IL 50 PER CENTO DELLA RICCHEZZA DEL PAESE. SAPPIAMO PURE CHE IL SUDDETTO 10 PER CENTO PER OLTRE L’OTTANTA PER CENTO RISIEDE AL NORD.
QUESTI DATI PURTROPPO DIMOSTRANO UNA RIDUZIONE SOSTANZIALE DELLA CLASSE MEDIA DIFFUSA SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, IL CHE CI DEVE SPINGERE A LAVORARE PER LA IMMINENTE RIPRESA ECONOMICA, ORMAI PRECONIZZATA DAI PIÙ.
MA LA RIPRESA ECONOMICA ITALIANA PASSA “PARADOSSALMENTE” PER LO SVILUPPO DEL SUD, DOVE ESISTONO INESPLORATI E AMPI GIACIMENTI DI CULTURA TECNICO-SCIENTIFICA E UMANISTICA, CHE VANNO SENZA INDUGIO UTILIZZATI PRIMA DELLO SCORAGGIAMENTO DI MOLTI GIOVANI,COSTRETTI A UNA ABBERRANTE EMIGRAZIONE INTELLETTUALE.
CRISI ECONOMICA: IL SUD E’ SPARITO DALL’AGENDA POLITICA
Publicato da Segreteria, 27 Gennaio 2014 alle ore 19:22
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