(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 25 OTT – “In Italia c’e’ la fregola del cambiamento continuo”. Lo ha detto il segretario regionale di Idv, Aurelio Misiti, intervenendo ad un convegno a Reggio Calabria promosso da Saverio Zavettieri e dal movimento “Mezzogiorno tradito: risorgi”. “E’ assurdo che ogni governo – ha aggiunto Misiti – con cinque o dieci voti di maggioranza, si assuma la responsabilita’ di cambiare istituti che per l’importanza che assumono nella vita politica e sociale del Paese, dovrebbero sempre essere modificati con il consenso piu’ ampio possibile, a maggioranza qualificata, e comunque sempre dopo aver dato la possibilita’ di verificare nel tempo gli effetti delle riforme messe in atto. Cosi’ e’ stato fatto negli ultimi anni addirittura con la riforma della Carta Costituzionale, poi bocciata dal referendum popolare, con la modifica delle leggi elettorali e cosi’ oggi si vuol fare per modificare un istituto fondamentale per la formazione dei nostri giovani, la scuola”.
Per Misiti “anche le regioni non sono immuni da questa pessima abitudine, e lo vediamo ad esempio anche in Calabria con l’ennesima infinita discussione sulla modifica dello Statuto, approvato non piu’ di quattro anni fa e della legge elettorale.
La Calabria vive uno spopolamento delle intelligenze che e’ la ragione principale della sofferenza della nostra regione ed e’ anche il motivo che induce e quasi obbliga chi rimane a ricorrere all’assistenzialismo per trovare le risorse necessarie alla sopravvivenza. E’ qui il cambio epocale che bisogna fare. Non possiamo continuare ad esempio a rifiutare alcuni strumenti di sviluppo che in altre regioni vengono realizzati, come gli impianti di smaltimento dei rifiuti o come le nuove e sicure centrali elettrice costruite ad Ancona, a Civitavecchia, ma che non possono farsi per chissa’ quale motivo in Calabria”.
“E cosi’ anche per il federalismo fiscale – prosegue Misiti – non bisogna averne paura a condizione che si parli anche e soprattutto di federalismo totale. E quindi federalismo degli investimenti, perche’ per ogni cittadino del sud siano investite le stesse risorse impegnate per ciascun cittadino del nord; federalismo ambientale, perche’ il Mezzogiorno sia indennizzato per il credito ambientale che vanta nei confronti delle regioni settentrionali, tra le piu’ inquinanti dell’Europa”.
Parlando della Regione, Misiti ha detto che ‘’si continua a mantenere la Calabria nell’illegalita’ costituzionale, perche’ si continua a non assegnare agli enti locali i poteri di gestione, cosi’ come la legge prevede. La regione invece di limitarsi a legiferare e programmare continua anche e soprattutto a gestire”.
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