Le elezioni politiche 2006 sono alle nostre spalle ed è arrivato il tempo di pensare al futuro. Non possiamo però far passate sotto silenzio le novità emerse dalla consultazione e il ruolo possibile per Italia dei Valori nel Parlamento e nel Governo.
L’Unione, salvo sorprese non prevedibili, ha vinto le elezioni con una maggioranza risicata al Senato, che porrà molti problemi al Governo. Italia dei Valori, poco considerata all’inizio, ha ottenuto un notevole successo, riuscendo a costituire il gruppo parlamentare alla Camera e il più forte sottogruppo del misto al Senato. Venticinque parlamentari indispensabili per il Governo del Paese, e indispensabili soprattutto, data la linea politica moderata di Di Pietro, in quanto costituiscono un punto di mediazione tra i parlamentari dei grandi partiti e quelli di estrema sinistra. Messo in rilievo il ruolo degli uomini e donne di Di Pietro, ci corre l’obbligo di fare due considerazioni.
Se DS e Margherita avessero consentito di presentare: la lista di Prodi, le liste civiche o l’Ulivo anche al Senato, non ci sarebbero stati problemi nel secondo ramo del Parlamento; qualora Berlusconi avesse lasciato vigente il “Mattarellum”, cioè la vecchia legge elettorale, forse non sarebbe stato costretto a lasciare Palazzo Chigi.
di Aurelio Misiti
www.aureliomisiti.it