PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, alle quali risponderanno il Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro per i rapporti con il Parlamento.
(Orientamenti del Governo in merito alla predisposizione di un piano pluriennale finalizzato a realizzare le infrastrutture ferroviarie per l’alta velocità tra Salerno e Palermo – n. 3-02503)
PRESIDENTE. L’onorevole Misiti ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-02503, concernente orientamenti del Governo in merito alla predisposizione di un piano pluriennale finalizzato a realizzare le infrastrutture ferroviarie per l’alta velocità tra Salerno e Palermo (Vedi l’allegato A – Interrogazioni a risposta immediata).
AURELIO SALVATORE MISITI. Signor Presidente, è noto che, senza la riforma profonda delle Ferrovie dello Stato e la separazione della rete da Trenitalia, le zone più colpite da questa situazione sono proprio quelle più sfortunate, che sono situate nel Mezzogiorno.
Sono stati sospesi quasi tutti i treni a lunga percorrenza, non vi sono più, e quindi vi è una separazione netta tra il nord e il sud dal punto di vista ferroviario. In più, vi è la situazione dovuta al fatto che in tutta Italia si è provveduto a realizzare un’asta per l’alta velocità ferroviaria, mentre da Salerno in giù non è stato previsto nulla.
Noi chiediamo se il Governo ha intenzione di predisporre almeno un piano che in 10 o 15 anni possa realizzare l’alta velocità anche nel sud d’Italia e se non possa utilizzare già le professionalità esistenti nel gruppo Ferrovie dello Stato per realizzare almeno uno studio di fattibilità di tale infrastruttura.
PRESIDENTE. Il Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti, Corrado Passera, ha facoltà di rispondere.
CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Signor Presidente, la linea ferroviaria che collega Napoli a Palermo, via Reggio Calabria, è entrata a pieno titolo nel nuovo programma TEN-T 2014-2020 come componente del corridoio TEN-T Helsinki-La Valletta. Questo è un tema importante.
Al riguardo, devo ricordare che nel 2011 la proposta italiana di inserimento dell’itinerario ferroviario in questione all’interno del corridoio Helsinki-La Valletta come parte integrante della rete prioritaria europea ha trovato accoglimento da parte della Commissione europea, che ha provveduto ad estendere il corridoio, originariamente destinato a fermarsi a Salerno, fino a Reggio Calabria, Messina, Catania, Enna e Palermo.
Inoltre, l’asse ferroviario Salerno-Reggio Calabria risulta inserito nell’allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza approvato dal Governo e ora all’esame del Parlamento, nel paragrafo relativo al nuovo Quadro strategico delle priorità.
Posso dunque affermare che il Governo è convinto dell’essenzialità strategica di un asse plurimodale, strade e ferrovia, che supporti l’intero corridoio tirrenico e che offra, in tal modo, non da ultimo, un valido supporto anche al nodo portuale di Gioia Tauro. Rete Ferroviaria Italiana ha sempre approfondito questa esigenza infrastrutturale, ma, analizzando i vari atti programmatici prodotti e le relative stime, si evidenzia un quadro di esigenze finanziarie molto oneroso, allo stato, purtroppo, non dotato di copertura. In particolare, il quadruplicamento della tratta Salerno-Battipaglia ha un costo di 1,8 miliardi di euro, la tratta Ogliastro-Sapri ha un costo di 3,5 miliardi di euro e la tratta Sapri-Reggio Calabria ha un costo di 18 miliardi di euro.
Per questo motivo, stante la particolare fase congiunturale, Rete Ferroviaria Italiana ha, non di meno, predisposto un piano di interventi supportato da un finanziamento di 230 milioni di euro, previsti nel Piano per il sud approvato dal CIPE, con importanti opere di adeguamento tecnologico, che consentiranno, nel breve periodo, il raggiungimento di un risultato apprezzabile: il collegamento Reggio Calabria-Roma in 4 ore e 30 minuti contro le 5 ore e un quarto attuali.
Per quanto concerne, infine, il tratto siciliano, ritengo opportuno ricordare che sull’asse Palermo-Catania sono previste ingenti risorse nel richiamato Piano per il sud, con l’obiettivo prioritario di velocizzare l’attuale linea, mentre sull’asse Palermo-Messina sono in corso lavori per oltre 1,8 miliardi di euro, e tra questi riveste un ruolo fondamentale il nodo di Palermo.
PRESIDENTE. L’onorevole Misiti ha facoltà di replicare.
AURELIO SALVATORE MISITI. Signor Presidente, la risposta del Ministro può essere soltanto importante dal punto di vista riepilogativo della situazione, ma la ritengo non soddisfacente perché questo significa che da Salerno a Palermo noi avremo, per i prossimi vent’anni, trent’anni, esclusivamente un ammodernamento della linea esistente, che, tra l’altro, è situata molto vicina alla battigia e, in taluni casi, sottoposta pure ad attacchi da parte del mare.
Noi riteniamo, invece, che questo, non quadruplicando l’attuale ferrovia, porterà un danno enorme al Mezzogiorno d’Italia e sarà la causa principale per cui, dal punto di vista ferroviario, il sud sarà semplicemente in ritardo di almeno un secolo. Quindi, è necessario passare dalla fase di adeguamento ad una fase di quadruplicamento.
Credo che un investimento ferroviario in un piano, in questo momento, non significhi che bisogna realizzare subito l’opera, ma significhi prevedere che, alla ripresa economica del Paese, si possa avviare un piano che porti in un quindicennio, non in due anni, al quadruplicamento ferroviario che comporterebbe così l’unificazione del Paese, altrimenti rimarremo nella situazione attuale, soltanto un po’ migliorata, ma che non risolve affatto i problemi strutturali e strategici del Mezzogiorno d’Italia e anche del nord, perché sarà impedito al nord di raggiungere il sud in tempi ragionevoli.