Intervento in Aula dell’on. Misiti (Grande Sud) sulla situazione di ILVA di Taranto

Signor Presidente, ringrazio sentitamente il Ministro Clini, che ha illustrato molto dettagliatamente, sia in quest’Aula sia con i mezzi di comunicazione, la posizione del Ministero con grande dovizia di dettagli.
Non si possono nemmeno non condividere molte delle considerazioni che sono state fatte dai rappresentanti dei gruppi intervenuti, e cioè la difesa del lavoro e la difesa della salute. Tutti hanno detto una frase però, una frase che io ritengo che sia soltanto di facciata: rispettiamo la magistratura al 100 per cento, ma vogliamo però l’apertura della fabbrica anch’essa al 100 per cento, perché siamo con i lavoratori. Questa contraddizione va superata e dobbiamo porre una domanda, in questo minuto che mi resta: perché la chiusura e gli arresti dei dirigenti? È un fatto gravissimo, che deve essere l’ultimo atto di una procedura. In base a cosa? Le perizie affidate dalla magistratura in genere sono perizie affidate a dei professionisti. I magistrati, invece, dovrebbero basarsi su strutture scientifiche e tecniche dello Stato ovvero sulle perizie fatte dall’Istituto superiore della sanità, dall’ISPRA e dal CNR. La magistratura deve agire di conseguenza, senza investirsi del diritto, che è purtroppo previsto dalla legge, di essere il peritus peritorum. Ed è per questo che i magistrati possono intervenire in questa maniera. Io sono con la magistratura se si basa su questi giudizi peritali, e non sull’elenco dei periti, che possono essere molto spesso non a quella altezza che la situazione richiede.
È per questo che ritengo che stia andando bene l’opera del Governo e della regione, sia prima di questa legislatura, sia attualmente. La regione, il Ministero, il comune e la provincia stanno andando bene e devono continuare a portare avanti una procedura semplificata che porti alla verità nel più breve tempo possibile.



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