Dichiarazioni di voto finale sulla conversione in legge del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74 – Intervento dell’On. Aurelio Misiti, capogruppo della componente Grande Sud-PPA

Signor Presidente, signori del Governo, il decreto-legge sul terremoto in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto del 20 e 29 maggio è stato opportuno e tempestivo ed ha rappresentato un’ottima base sulla quale ha lavorato la Commissione ambiente, apportando numerosi contributi che avremmo voluto incrementare in Aula se il Governo non avesse posto la questione di fiducia. Tuttavia va dato atto a tutti i gruppi parlamentari, di maggioranza e opposizione, di aver apportato il proprio fattivo contributo, che ha consentito di migliorare il testo in tempo tutto sommato abbastanza breve.
Il decreto-legge che ci accingiamo a votare avrebbe dovuto avere come riferimento la recente legge di riordino della Protezione civile, invece questa legge ha mostrato i suoi limiti, tanto è vero che la Camera approverà un testo che deroga ad articoli di fondamentale importanza della legge sul riordino della Protezione civile, oltre ovviamente alle deroghe sulle procedure per la VAS, per la VIA e per l’autorizzazione ambientale integrata. In particolare, il testo deroga sulla durata del periodo di proroga dell’emergenza e sulle funzioni dei commissari delegati, individuati nei presidenti delle regioni, e non nominati dal capo della Protezione civile. Questo, per noi, è condivisibile.
Sono molto positivi il differimento dei termini tributari e la deroga, anche se modesta, al Patto di stabilità interno. Vi sono poi alcuni buoni temi introdotti dalla Commissione, come la modifica per gli edifici rurali, i capannoni industriali da adeguare solo se c’è reale necessità, e comunque per quelli non danneggiati gravemente va utilizzata la sola certificazione dei tecnici. Altro capitolo importante riguarda gli edifici scolastici e naturalmente la white list contro l’infiltrazione mafiosa negli appalti e nei cantieri. La Commissione ha pure previsto la liquidazione dei crediti alle imprese da parte della pubblica amministrazione almeno per il 60 per cento.
Tutte queste questioni rilevanti, seppure con qualche correzione richiesta dalla Commissione bilancio, rappresentano comunque importanti successi ottenuti dai gruppi parlamentari rispetto all’impostazione governativa del decreto-legge. Tuttavia, signor Presidente, siamo amareggiati per non aver potuto evitare il voto di fiducia, ciò avrebbe consentito sicuramente l’unanimità di questa Camera. Sarebbe stato un messaggio molto positivo per le popolazioni colpite dall’evento disastroso.
Signor Presidente, nel dichiarare il voto favorevole della componente Grande Sud, non posso non ricordare che altre popolazioni aspettano un sostegno dal Parlamento e dal Governo, in particolare i terremotati dell’Abruzzo, che di morti ne ha avuti circa 300. Proprio il timore di nuovi terremoti disastrosi ci inducono a chiedere che finalmente si avvii una nuova fase, quella della concreta prevenzione, con finanziamenti da riservare all’adeguamento e all’isolamento sismico degli edifici e delle infrastrutture strategiche.
Signor Presidente, Misto-Grande Sud ha dato il suo contributo e lo darà ancora a favore della politica della serietà e del rigore, si aspetta ora dal Governo Monti provvedimenti per lo sviluppo, che non può non partire dal Mezzogiorno del Paese, anche attraverso gli adeguamenti sismici, che nel sud sono di importanza capitale. Nessun tribunale o sezione distaccata quindi chiuda al sud, per non lasciare liberi di agire i mafiosi. Su questo, è chiaro, i rappresentanti del sud non possono che fare le barricate. Per avere sviluppo al sud dell’Italia devono essere sconfitte le mafie e quindi ci vogliono più tribunali e più forze dell’ordine, ricorriamo pure ai fondi strutturali ma agiamo, agiamo sul tema anche della manutenzione sismica attraverso il lavoro, la fiscalità di vantaggio, nuovi contratti regionali di lavoro per rendere attrattivi i territori meridionali anche, ripeto, sulla manutenzione e sul recupero antisismico.
Così come solidarizziamo con i fratelli emiliani, pretendiamo sostegno e solidarietà verso i nostri concittadini del Mezzogiorno, che si trovano sempre in continua emergenza.



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