Quarantasette milioni di italiani, oggi e domani, si recheranno alle urne per esercitare il diritto di voto. Pochi votano per eleggere i deputati ed i senatori: infatti il 90% di essi sono stati già “eletti” dalle segreterie dei partiti. E tuttavia, nonostante questa legge poco democratica, il popolo italiano farà il suo dovere come sempre. La nuova maggioranza e il nuovo governo avranno il compito principale di far riprendere all’Italia la via dello sviluppo economico e sociale, dopo un triennio di stasi. Non sarà facile in un mondo globalizzato, in cui emergono nuovi paesi con grandi potenzialità di sviluppo. L’Italia ha un’arma: la sua nuova generazione, formata da persone preparate e dotate di grande intelligenza. Questa generazione non va ostacolata; chi è fuori dalla competizione non deve intralciare la marcia dei giovani. Essi sono l’unica vera carta da giocare al tavolo verde del ventunesimo secolo. Per l’ultima volta Prodi, poi un giovane.
di Aurelio Misiti
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