(ANSA) – CATANZARO, 2 OTT – E’ stato approvato dalla Camera dei deputati un ordine del giorno in materia autostradale, con una raccomandazione proposta dall’on.Aurelio Misiti, di Idv.
L’ordine del giorno, riporta un comunicato, ”impegna il Governo ad adottare le opportune iniziative, anche legislative, per ricondurre il settore autostradale nelle regole del mercato, al fine di ottenere un maggiore e fattivo impegno da parte delle ditte concessionarie in merito agli investimenti e per il contenimento delle tariffe”. ”Si tratta – ha spiegato Misiti – di recepire le osservazioni che l’Autorita’ garante della concorrenza e del mercato ha segnalato lo scorso luglio esprimendosi sulla Legge 101 del 6 giugno 2008 che interviene sulla regolamentazione del settore autostradale.L’Autorita’ nel suo documento si sofferma in particolare su due elementi: l’assenza di spazio lasciato alla concorrenza per il mercato, almeno per le tratte non ancora realizzate e per l’ampliamento della rete autostradale, e gli effetti distorsivi derivanti dalla modalita’ di regolamentazione delle tariffe autostradali”.
”Il decreto legge 59 del 2008 – ha sostenuto il deputato di Idv – poi convertito con la legge 101 infatti prevede l’approvazione ex lege di tutti gli schemi di convenzione con Anas gia’ sottoscritti dalle societa’ autostradali alla data di entrata in vigore del decreto stesso, 8 aprile 2008. L’attuale convenzione tra Anas e le societa’ autostradali sottrae di fatto fino al 2038, se non ci saranno ulteriori proroghe, al meccanismo concorrenziale la parte piu’ rilevante della rete autostradale italiana in essere e di futura realizzazione”.
”L’Autorita’ – ha sottolineato Misiti – segnala le profonde differenze con la formula di adeguamento tariffario finora vigente per il sistema autostradale previsto dalla convenzione citata. Precedentemente si prevedeva un meccanismo che incorporava nelle tariffe autostradali anche dei coefficienti, rivedibili ogni 5 anni, che tenevano conto della qualita’ e dell’efficienza del servizio al fine di incentivare l’impresa a
comportamenti virtuosi in tema di investimenti e riduzioni dei costi. Ora si lega la variazione tariffaria al 70 per cento dell’inflazione, prescindendo dal livello di redditivita’ del concessionario e della sua capacita’ di effettuare recuperi di produttivita”’. ”A questo 70 per cento – ha concluso il deputato di Idv –
si aggiunge un ulteriore incremento che garantisce la remunerazione per gli investimenti futuri non ancora inseriti nel piano finanziario. In poche parole nessuna concorrenza e nessun rischio imprenditoriale, il tutto a spese degli utenti, sia dei comuni cittadini che degli autotrasportatori”.(ANSA).