tempostretto.it 30/09/08
Interdonato (Comitato Pendolari dello Stretto): «La nostra provocazione è stata raccolta»
«È vergognoso che il Governo non intervenga in maniera efficace per risolvere la drammatica contrazione dei servizi di collegamento fra le due sponde dello Stretto e non abbia chiarito la propria posizione nella risposta alla mia interrogazione parlamentare». Lo ha dichiarato Aurelio Misiti (nella foto) , della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera. «Esprimo tutta la mia solidarietà politica e umana – ha aggiunto il parlamentare – ai ferrovieri impegnati nel settore navigazione dello Stretto.»
Il parlamentare critica la contrazione della forza lavorativa di oltre il 50% e la progressiva riduzione del 40% delle attività, dei mezzi e del personale di manovra Rfi in una situazione già di emergenza per la mobilità sullo Stretto. Una contrazione che non danneggia solo i lavoratori Rfi, ma tutti quei pendolari tra le due sponde. Ha invitato infine il Governo a tenere conto delle legittime proteste delle popolazioni locali e dei lavoratori.
Riguardo alle dichiarazioni di Misiti, il presidente del Comitato Pendolari dello Stretto, Pietro Interdonato ha espresso soddisfazione, ricordando che è stata un’iniziativa del Comitato lanciare un appello aperto alle Rappresentanze siciliane e calabresi in Parlamento perché almeno un onorevole prendesse a cuore la vertenza Stretto.
«Misiti ha risposto alla nostra provocazione – ha affermato Interdonato -. Speriamo che si farà carico delle nostre difficoltà contro l’accordo tacito tra il vertice aziendale nazionale Rfi e l’armatore privato “Caronte&Tourist”. Non mi stupisce che l’iniziativa sia venuta dalla Calabria e non dalla Sicilia. Di certo non potevamo sperare in chi incarna il conflitto d’interesse siciliano, Francantonio Genovese (mi smentisca se non è così).»