L’infrastruttura ferroviaria moderna tra Lisbona e Kiev, che dovrà servire il Treno ad Alta Velocità -TAV- consentirà, una volta completata, di avere un corridoio europeo, che collegherà la nostra Valpadana al resto di Europa.
La nuova linea ferroviaria incrocerà diversi corridoi tra cui il Genova – Rotterdam e il vecchio Berlino – Palermo, che per l’Italia avranno una grandissima importanza.
Il Ministro Passera, nell’intervista di oggi alla Stampa di Torino, esprime la linea del Governo sul TAV, che appare nel complesso condivisibile.
Si può osservare soltanto che, mentre la Francia ha completato le procedure approvative del progetto nel 2005 l’Italia ha impiegato sei anni di più.
Ciò non è dovuto, al fatto che il progetto presentava aspetti “affrettati e non sufficientemente attenti alle conseguenze ambientali, ma, soprattutto c’era stato un dialogo insufficiente con le popolazioni interessate” ma soltanto al fatto che l’opera era stata espunta dalla Legge Obiettivo, ridando così ai Sindaci poteri di veto.
L’Osservatorio avrebbe terminato il suo lavoro in sei mesi e non in sei anni se non avesse avuto il fiato sul collo degli Enti Locali, che avevano e hanno ampi poteri costituzionali, dati loro dal Titolo V, che quella legge aveva fortemente attenuato almeno per le grandi opere.
Il tempo inutilmente trascorso ha favorito il coagularsi di tutte le forze “antagoniste” che, non trovando più collocazione nei partiti di opposizione, si battono direttamente e spesso violentemente contro lo Stato, senza una vera strategia e senza obiettivi chiari da raggiungere.
Paradossalmente il Governo tecnico bipartisan di Monti, sostenuto da quasi tutto il sistema politico italiano, favorisce la prevalenza dei contestatori su coloro che vorrebbero soltanto dialogare per ottenere i migliori benefici.
Allo stato non possono essere prese in considerazioni le analisi costi – benefici effettuate solo per la Val Di Susa, che, pure risultano positive all’Osservatorio, ma esse vanno fatte guardando all’Italia e alla stessa Europa, che, ritenendo il TAV fondamentale per il Continente contribuirà all’investimento con il 40% .
Posto infine che la posizione del Governo e di Passera sul TAV ci convince, si ricorda che ha senso per l’Italia puntare sul corridoio in questione ma solo se saranno realizzati gli altri tre che interessano il nostro Paese e in particolare il TAV da Napoli a Bari e da Napoli a Palermo, su cui GRANDE SUD aspettia dal Governo la stessa fermezza, trattandosi di due tratte fondamentali per unire l’Italia prima di unirla all’Europa.