Fulvio Scarpino: precisazioni in merito alla vicenda “Parco Romani” di Catanzaro

In relazione alla delicata vicenda dell’Ente fieristico intendo fornire alcune precisazioni:

in qualità di assessore comunale ho depositato presso la procura della repubblica una relazione a firma dell’avvocatura comunale e del segretario generale – nella quale a chiare lettere si paventava la possibilità di un indeterminato danno erariale a carico delle casse comunali.

Ritengo che il compito di ogni amministratore sia quello di tutelare e salvaguardare la propria amministrazione da procedure che potrebbero causare danni difficilmente sanabili. Strano sarebbe un comportamento contrario ossia un comportamento anche solo omissivo .

Non spetta a me di valutare nello specifico se la procedura relativa all’ente fiera e quella della sua localizzazione sia stata corretta o se al contrario siano stati compiuti illeciti amministrativi o penali. Vi sono delle autorità a ciò preposte.

Il mio compito, come quello di ogni amministratore, è stato quello di tutelare e salvaguardare il bene comune. La mia breve esperienza alla guida di un difficile assessorato, sicuramente dal punto di vista umano il più complesso e delicato della città, è servita a farmi comprendere quale sia il valore anche di pochi euro se correlati al sostentamento dei più bisognosi.

Appare quindi evidente che se qualcuno ha creato un danno e se il finanziamento ministeriale sia stato messo a rischio questo parrebbe da imputare unicamente a quanti avrebbero operato nella passata amministrazione a guida di Rosario Olivo. Proprio la volontà di operare nell’interesse generale – al di là delle polemiche sterili e strumentali e degli attacchi personali biechi ed infamanti- ho ritenuto in nome e per conto della Fondazione Don Francesco Caporale, che ancora oggi mi onoro di rappresentare, di investire della vicenda relativa al blocco del finanziamento ministeriale uno dei massimi referenti istituzionali calabresi l’On. Aurelio Misiti, tra i pochi a mio giudizio, per competenze e professionalità, a poter operare per la rimozione di eventuali ostacoli al finanziamento da erogare. Ritengo che questa sia l’unica via di soluzione percorribile atteso che servirebbe a sanare la situazione almeno dal punto di vista economico ed occupazionale per la Catanzaro Servizi, per il Comune e per i tanti piccoli imprenditori del Parco Romani.

Fulvio Scarpino



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