Editoria: Misiti tagli salutari all’assistenza

Non si può fare a meno di condividere le calde lodi di tutta la stampa nazionale alla meritocrazia, alla libera concorrenza e soprattutto alla lotta contro l’assistenzialismo, mentre sono molto meno condivisibili le lagnanze della stessa stampa quando c’è da strappare i fondi per mantenere testate in via di fallimento, che andrebbero chiuse e basta. Si dice che negare i fondi statali all’editoria costituisce un attacco alla libera espressione delle idee mentre sappiamo bene che oggi, contrariamente a quando è stata inventata l’assistenza ai giornali che non vendono, ci sono altri strumenti come il web per garantire a chiunque tale libertà. Invece, anche in questi tempi di tagli necessari agli sprechi assistiamo ad un sussulto bipartisan teso a non toccare questa speciale assistenza. Contiamo invece sulla coerenza degli uomini “antitrust” di Palazzo Chigi per far rientrare l’industria dell’editoria nel perimetro delle regole di mercato cosi come avviene per tutti gli altri settori industriali e sociali.

Ufficio Stampa On. Misiti



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