«In merito alla proposta di Banca Intesa sulla nuova compagnia aerea, accettata dal Governo, il nostro giudizio politico è stato espresso con chiarezza da Antonio Di Pietro, il quale ha definito “l’affaire” una vera e propria truffa.
La promessa elettorale di un rilancio della compagnia di bandiera, conservando integra l’italianità, si è dimostrata una vera presa in giro dell’elettore.
Oggi il Governo ha il dovere di risolvere un problema con un numero maggiore di incognite rispetto al passato, senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Il richiamo in causa di Air-France-Klm costituisce la comprova della gravissima turbativa dell’asta in fase conclusiva.
Si parta pure dalla disponibilità degli imprenditori italiani di investire 1 mld di euro, a condizione che non ci siano contropartite, su cui vigileremo con costante attenzione.
Si torni pure ad Air-France-Klm, che tra l’altro eviterebbe la multa di 200 milioni di euro per l’uscita da Sky-Team, ma del suo piano industriale si riprenda soprattutto il programma di sviluppo e rinnovamento della flotta aerea internazionale.
E poi gli esuberi, vista anche la discesa del prezzo del petrolio, saranno quelli della vecchia proposta Air-France-Klm, o il triplo, come vogliono gli improvvisati azionisti?
A Banca Intesa interessa tutto ciò oppure interessa solo salvare i suoi crediti verso Air-One?
Il Governo dovrà rispondere a questi interrogativi in Parlamento.
Lo farà Tremonti il 10 settembre alle commissioni riunite di Camera e Senato?
Staremo a vedere».