– Vice Ministro, il Ponte sullo Stretto si fa o no?
– Certo. Ci sono appalti in corso, si sta procedendo con gli espropri e ci sono fondi strutturali. Si fa, si fa.
– Perché la Camera allora ha trasferito più di 2 miliardi al trasporto pubblico?
– Questa è una balla. Quell’emendamento, che ha avuto il sì di maggioranza e opposizione, parla di un’eventuale integrazione di fondi per rendere la vita migliore ai pendolari.
– Ma allora il Ponte chi lo paga?
– Ci sono fondi pubblici, fondi strutturali ma soprattutto tanti investitori privati pronti a scommettere sulla struttura. Poi abbiamo portato il contributo UE dal 20% al 40%. Con il pedaggio in pochi anni ce lo ripaghiamo.
– C’è chi dice che non serve a niente.
– Sono le stesse persone che vogliono far sprofondare il Sud. Quando invece questo è il momento migliore per avviare le grandi opere nel Meridione.
– Tipo?
– Strade, porti, ferrovie: così si generano occupazione e economia, intesa come investimenti. Prenda la Napoli-Reggio: presto la finiremo, e sarà una svolta non solo per i cittadini, ma anche per lo Stato che col pedaggio farà profitti.
Valerio Mingarelli