l partito Kadima ha vinto le elezioni in Israele e con molte probabilità il suo leader potrà formare un governo che continuerà la politica del precedente, basata sullo smantellamento delle colonie ebraiche in territorio palestinese. Questa è la premessa a una seria trattativa con l’autorità palestinese, oggi nelle mani di Hamas, che dice di volere la pace.
In Iraq purtroppo è in ritardo la formazione di un governo stabile, basato sui risultati delle lezioni politiche. Continuano le stragi di innocenti mentre è lontana una decente organizzazione delle forze di polizia locale, capaci di contrastare il terrorismo e la criminalità politica di quel Paese.
Si risveglia pure la guerriglia talebana e in Afghanistan si contano decine di morti al giorno. Fortunatamente, il convertito al cristianesimo, è stato liberato e ciò lascia un margine di speranza che in quel Paese possa ritornare un minimo di ordine pubblico. Bin Laden non si sente da tempo. Molti di noi hanno cancellato dalla mente la figura jeratica dello sceicco. Ce lo ha ricordato ieri Raffaele Lombardo quando, nel giustificarsi per l’accordo con Calderoli, dice: mi sarei accordato anche con Bin Laden pur di portare avanti la mia linea politica. Beato lui!
di Aurelio Misiti
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