Trasporti: sciopero mette in ginocchio Italia, occorre innovare

(9Colonne) Roma, 7 lug – “Non si può mettere in discussione il diritto di sciopero previsto dalla legge fondamentale dello Stato”. E’ quanto afferma Aurelio Misiti, capogruppo di Italia dei Valori presso la Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera. “Tuttavia – continua – proprio in difesa di un tale diritto dei lavoratori, occorre approfondire gli effetti nei singoli settori dell’attività umana per comprendere meglio come si possano evitare le conseguenze devastanti dall’attuazione di tale diritto”. “Uno di questi è il settore trasporti, che in tutti i paesi risulta indispensabile alla vita delle comunità. Si tratterebbe di innovare con una politica, questa sì obbligatoria, di prevenzione – conclude Misiti -. Ad esempio: la trattativa sindacale potrebbe avviarsi obbligatoriamente sei mesi prima della scadenza contrattuale e concludersi entro tale data. Il ricorso alla sciopero diventerebbe così l’ultima ed eccezionale carta da giocare nello scontro sociale. In questo caso, come in altri, essendo pubblica la controparte padronale, l’eccezionalità non dovrebbe mai verificarsi”.



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