Gazzetta del Sud 6 luglio 2008
di Aurelio Misiti
La manifestazione dell’8 luglio prossimo è stata indetta da un gruppo di associazioni politico-culturali impegnate nella difesa della legalità. L’adesione del partito politico Italia dei Valori non significa che si tratta di un evento del partito di Antonio Di Pietro ma rappresenta una spontanea manifestazione che richiamerà artisti, giornalisti, uomini di cultura di sinistra, centro e forse anche di destra. Il PD e l’UDC ufficialmente non partecipano ma molti militanti saranno a piazza Navona.
Vi saranno di certo coloro che hanno pure votato Popolo della libertà senza immaginare che il premier avrebbe usato quei voti per salvaguardarsi dagli strali dei pubblici ministeri. Ci auguriamo che non si espongano le bandiere di partito perché la giornata non deve essere caratterizzata da simboli partigiani; la libertà di informazione e la giustizia giusta sono parte del bene comune. Certo verrebbe voglia di gridare forte per l’indignazione che suscitano gli atti di governo in questi primi 45 giorni. Questi atti formalmente sono inaccettabili perché si tratta di circa quindici decreti legge e solo due disegni di legge. E’ l’esproprio del potere legislativo del Parlamento da parte dell’Esecutivo, nonostante l’ampia maggioranza di destra in ambedue le camere. Ma lo “scandalo” è più grande se si esamina il contenuto di questi atti. In ogni decreto legge di una certa importanza, accanto a norme condivisibili e sacrosante, vengono inserite altre tendenti a risolvere problemi personali del Presidente del Consiglio. I deputati di opposizione ma molti anche della maggioranza, già di fronte al primo decreto, non credevano ai propri occhi. Qualcuno di noi ha pensato a errori o equivoci, ma con il susseguirsi dei decreti ci siamo dovuti convincere che si trattava di “spudorate” verità. La difesa di Rete 4, che occupa una frequenza non sua, la sospensione dei processi tipo quello che lo riguarda al tribunale di Milano dove è accusato di avere corrotto l’avvocato inglese Mills, l’immunità per le alte cariche dello Stato, la caparbia volontà di evitare che la Commissione Rai potesse essere presieduta da un valente esponente di Italia dei Valori, l’attacco brutale ai giudici, la proposta di usare il decreto legge, poi trasformato in disegno di legge, per proibire le intercettazioni telefoniche, sono le iniziative governative più eclatanti di questo mese e mezzo di Governo. Io ci metto anche l’so dell’esercito nelle città per compiti di polizia e di pulizia dei rifiuti campani; tanto basta per far reagire anche i più cauti politici italiani. La sinistra arcobaleno cercherà un momento di rilancio partecipando, Italia dei Valori sarà dalla parte dei cittadini come sempre, i democratici e i centristi dovrebbero essere in piazza anche se Veltroni e Casini hanno rifiutato. Noi di Italia dei Valori opereremo affinché si manifesti per la libertà di espressione e per la democrazia parlamentare e non contro qualcuno e tanto meno contro gli amici dell’opposizione. Avremo modo in autunno di continuare le stesse battaglie, perché il Governo continuerà sulla stessa strada, costretto dalle divisioni della maggioranza e dalla caparbia opposizione del gruppo parlamentare, preparato e compatto di Italia dei Valori.