E’ stata presentata il 12 maggio 2008 alla Camera dei Deputati la proposta di legge di iniziativa del Deputato Aurelio Misiti che prevede il divieto di propaganda elettorale a qualsiasi persona appartenente o anche indiziato di appartenere ad associazioni di tipo mafiose.
Il “mafioso” che svolge attività di propaganda elettorale e il candidato che l’accetta o la richiede sono puniti con la reclusione da uno a sei anni.
Con la sentenza di condanna il Tribunale dichiara il candidato ineleggibile per un tempo non inferiore a cinque anni e non superiore a dieci e, se eletto, l’organo parlamentare di appartenenza ne dichiara la decadenza.
Il Tribunale ordina, in ogni caso, la pubblicazione della sentenza di condanna ai sensi dell’art. 36 commi 2, 3 e 4 c. p. ed in caso di ineleggibilità la trasmissione della sentenza, passata in giudicato, al Prefetto della provincia del luogo di residenza del candidato per l’esecuzione del provvedimento.
Ufficio Stampa
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