AEROPORTI: MISITI, IN CALABRIA FARE UNICA SOCIETA’ GESTIONE

(ANSA) – CATANZARO, 6 LUG – ‘Il Movimento per le Autonome non intende entrare nel merito delle polemiche locali sulla governance delle tre societa’ di gestione aeroportuali calabresi, considerandole espressione di gretto provincialismo, ma fa appello ai Sindaci, alle Province e alla Regione affinche’ guardino oltre i confini dei propri territori e decidano rapidamente di unificare le tre societa’ aeroportuali mettendo a capo di essa personalita’ di grande esperienza manageriale e di alte qualita’ morali’.

Lo ha sostenuto l’on. Aurelio Misiti, portavoce nazionale Mpa, a margine del convegno organizzato alla Camera dal Centro Studi Demetra sulle potenzialita’ del cosiddetto Cielo Unico Europeo.

‘I dati in termini di passeggeri, due milioni nel 2009 – ha aggiunto – dicono con chiarezza che la Calabria puo’ sviluppare ancora in modo consistente il traffico aereo, stante l’orografia del territorio e la scarsita’ e l’inadeguatezza delle infrastrutture stradali e ferroviarie di collegamento con le grandi citta’ del centro-nord.

E’ indubbia la necessita’ di programmare ampliamenti strutturali e di controllo del traffico aereo in tutti e tre gli aeroporti, per cui saranno necessari investimenti pubblici e privati di elevata consistenza. Ma quel che piu’ sara’ necessario per il futuro e’ una gestione coordinata che possa agevolare sia il miglioramento del servizio che il bilancio delle societa’ di gestione.

A tale proposito le esperienze di altre regioni come la Lombardia, il Lazio e la Puglia, che hanno unificato da tempo le societa’ aeroportuali, possono essere considerate positivamente al fine di giungere anche in Calabria ad un’unica societa’ di gestione regionale.

L’aeroporto dello Stretto potra’ essere inoltre il legame con la realta’ siciliana, sia nel quadro della futura area metropolitana comune, sia per un eventuale partenariato con la Sac Spa di Catania’.

‘Tutto questo – ha concluso Misiti – consentirebbe una maggiore efficienza dei servizi, un risparmio notevole delle spese correnti ed una maggiore possibilita’ di investimenti in tecnologie ed innovazioni che aprirebbero piu’ agevolmente le porte del sistema Cielo unico europeo’.



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