La gestione dei rifiuti in Campania impone una necessaria riflessione sulle politiche ambientali in Calabria – lo dichiara fermamente l’on. Aurelio Misiti di Italia dei Valori – impegnato costantemente, in questi giorni, nella discussione costruttiva alla soluzione del problema campano. I risultati della cattiva politica ambientale servano da monito per la Calabria.
Nonostante le ripetute assicurazioni dell’Assessorato all’Ambiente e gli sforzi dell’Amministrazione regionale, i timori per il futuro calabrese non sono certo infondati – puntualizza Misiti – e trovano spazio in alcune premesse inquietanti. Prima fra tutte la divisione tra Calabria Nord e Calabria Sud, che non ha portato a nulla, anzi ha complicato la situazione. In Calabria Nord, infatti, non sono stati autorizzati i siti per gli impianti , neanche per le stazioni di trasferenza dei rifiuti. E quale poteva essere la naturale conseguenza se non la perdita, com’è accaduto, degli investimenti privati e pubblici, per oltre trecento milioni di euro. Ma la questione è ancora più complessa – continua Misiti, guardando alla protesta di Gioia Tauro – si faccia pure il raddoppio dell’inceneritore, che senz’altro servirà le province della Calabria Sud, ma non si dimentichi di realizzare gli impianti in Calabria Nord.
E’ una chiara questione di cultura – spiega l’on. Misiti – bisogna far comprendere ai sindaci, che manifestano contro l’inceneritore, che il sistema di smaltimento integrato dei rifiuti, se gestito bene, porta certamente i suoi buoni frutti e non comporta danni all’ambiente e alla salute dei cittadini. Mentre – aggiunge Misiti – la sola raccolta differenziata non è la soluzione del problema, essa è parte del sistema integrato e va fatta seguendo le esigenze e le potenzialità di mercato di specifiche materie, come il vetro, la carta e la plastica. In Calabria – conclude Misiti – non c’è solo malasanità ma si corre il rischio concreto di entrare in una grave crisi ambientale.
Aurelio Misiti
deputato di Italia dei Valori