D. Onorevole Misiti, superato lo scoglio del Senato, la Finanziaria sarà modificata alla Camera?
R. Il testo originario approvato dal Governo ha subìto al Senato alcune modifiche importanti. Va ricordato che la Commissione Bilancio del Senato ha lavorato di concerto con quella della Camera, il che prelude a un esame più sereno e costruttivo. Si possono prevedere limitate modifiche ; tra queste speriamo di inserire qualche emendamento che riguardi la Calabria, in particolare quello relativo alla sede della Scuola di Magistratura da ubicare a Catanzaro.
D. Quindi lei valuta positivamente la Finanziaria uscita dal Senato oppure è rassegnato ad approvare un testo non soddisfacente?
R. No! Ritengo che quel testo rappresenti una buona Finanziaria, che va incontro alle esigenze dei più poveri e getta le fondamenta per lo sviluppo del Paese; stabilisce anche una politica di rigore nelle spese delle Istituzioni, ad esempio riducendo il numero dei membri del Governo e degli assessori negli EE. LL.
D. Veniamo invece alla nostra Regione. Perché risulta spesso in crisi, specialmente nei momenti cruciali della formazione del bilancio?
R. La politica di bilancio in Calabria costituisce sempre un problema. La Regione ha grandi potenzialità ma non le sfrutta bene perché la classe dirigente è depauperata dalla emigrazione dei cervelli. Gli attuali dirigenti politici, imprenditoriali e sindacali si battono quasi sempre per avere maggiore assistenza dallo Stato e dalla Unione Europea, mentre non si impegnano abbastanza su quello che dovrebbero produrre loro.
D. Veniamo ai partiti politici calabresi. Come vede la loro evoluzione?
R. Vedo qualche luce nel buio in cui da tempo siamo immersi.
Una buona cosa è la costituzione del Partito Democratico e soprattutto l’elezione di un segretario regionale non legato a vecchie faide di partito. Nel Centrosinistra non posso non sottolineare la grande attrazione che esercita Italia dei Valori in questo periodo di grandi sommovimento nella società e in particolare in quella parte moderata che si riconosce nei valori portati avanti da Di Pietro e dalla sua squadra. Anche a destra, in futuro, i partiti della ex Casa Della Libertà non possono che marciare verso organizzazioni comuni. E’ contro ogni logica, infatti, l’attuale parcellizzazione del sistema politico ma è anche “fuori del tempo” l’invezione del capo della minoranza di un partito cosiddetto del popolo italiano, che secondo lui dovrebbe rappresentare l’intero Centrodestra; nella nostra regione tutto questo ha scarsa credibilità.
D. Ma che succede in Italia Dei Valori? Donnici ha vinto presso la Corte Europea e quindi ritorna a Bruxelles in rappresentanza del vostro partito, mentre ancora ci risulta espulso. Come vi comporterete?
R. Siamo molto soddisfatti che si sia resa giustizia e quindi il posto che fu di Di Pietro sia tornato a un deputato europeo eletto da Italia dei Valori. Egli rappresenterà la sua lista in seno al Parlamento Europeo. Personalmente ho un buon rapporto con l’Onorevole Donnici. I suoi rapporti con il partito saranno invece esaminati a livello nazionale e quindi sarà l’Esecutivo nazionale a prendere una decisione in merito. Fino a quel momento egli, nella nostra regione, sarà esterno alla gestione del partito. Ci auguriamo che tutto possa andare per il meglio.
D. C’è però qualche vostro rappresentante che non si augura questo. Perchè?
R. Io guardo avanti e voglio lavorare con tutti quelli che ci stanno a costruire un partito di massa per diffondere la cultura della legalità e del “fare bene” nella nostra regione.
D. Intanto Loiero costituirà una nuova Giunta. Parteciperete o collaborerete dall’esterno?
R. Ci auguriamo che il presidente della Regione si renda conto della nostra grande crescita e del prestigio conquistato da Italia dei Valori; quindi egli è chiamato a restituire al nostro partito quel ruolo che ha avuto nella sua prima Giunta.
D. Ma voi avete un consigliere regionale indagato che si trova nelle stesse condizioni degli altri consiglieri . Come vi comporterete?
R. Il nostro consigliere non può essere posto sullo stesso piano di altri. Egli è indagato in base a una denuncia tutta da provare. Tuttavia finchè durerà l’indagine della Magistratura egli si asterrà, come ha affermato il Presidente Di Pietro in TV, da ogni attività di gestione del partito. Mi auguro che possa presto dimostrare la sua estraneità ai fatti attribuitigli e partecipare presto, in prima persona, alla gestione del partito in Calabria. Abbiamo bisogno di unità e di tutte le forze vive; e il consigliere regionale rimane una risorsa importante per il partito.
Aurelio Misiti
deputato di Italia dei Valori