APPELLO DI PROCALABRIA PER IL PRIMO MAGGIO A ROSARNO
Rosarno, cittadina della piana di Gioia Tauro, porta con sé tutte le contraddizioni della Calabria. Abbiamo provato grande tristezza nell’assistere agli scontri tra gli abitanti rosarnesi e i poverissimi extra comunitari. Per anni ci eravamo illusi di poter trovare un modo per accogliere tutti quei disperati e consentire loro una vita decente, fondata sul proprio lavoro. Pochi sono riusciti nell’intento e invece molti hanno subìto tutti gli effetti di una condizione di vita e di lavoro subumana.
Rosarno in passato ha vissuto le lotte contadine e bracciantili della Piana, che hanno avuto come emblema il martire Valerioti, che insieme ad altri volenterosi tentava il cooperativismo agricolo, purtroppo soffocato nel sangue.
La stessa Rosarno è però il contenitore delle “famiglie” Pesce e Bellocco, che disonorano quella cittadina. Ma le forze dell’ordine, proprio oggi, hanno assicurato alla giustizia gli affiliati delle cosche. Un giorno di gloria per la magistratura e le forze di polizia, a cui vanno tutti i nostri complimenti.
I Pesce sono tutti in galera. Ma ci resteranno? Se lo domandano i cittadini onesti e se lo augurano. Ma Rosarno è stata scelta pure per celebrare la festa dei lavoratori. Un nuovo raggio di sole, chiaro e benefico; luci e ombre quindi si susseguono, come quelle che insistono sulla nostra regione.
Ma noi, guardando i manifesti nei pressi del Parlamento, ci siamo commossi: Rosarno a caratteri cubitali sui muri romani per il primo maggio. Non è mai accaduto e ciò va a merito dei sindacati confederali, che hanno voluto mandare un messaggio di speranza a tutto il Mezzogiorno d’Italia.
ProCalabria pertanto fa appello ai cittadini affinché partecipino alla manifestazione, perché si tratta della vittoria del bene sul male, proprio nella piazza dedicata al martire Valerioti.