Osservatorio del 21 aprile 2010

Incontro studenti e deputati calabresi

Oggi si è tenuta la “giornata di formazione a Montecitorio” a cui hanno partecipato gli studenti dell’ITC “Pezzullo” di Cosenza e il “Careri” di Taurianova (RC) accompagnati da un gruppo di docenti.
I deputati Aurelio Misiti, che ha coordinato la riunione, Mario Tassone, Jole Santelli, Angela Napoli, Franco Laratta, Lella Golfo, Rosa Villecco Calipari, hanno ascoltato le relazioni delle due scuole e dopo hanno risposto alle interessanti domande degli studenti sulla legalità, la mancata industrializzazione, la disoccupazione giovanile, la sanità e le infrastrutture.
Gli argomenti trattati dai ragazzi sono “musica” per le nostre orecchie, ha dichiarato l’on. Misiti.
Noi parlamentari abbiamo affermato che la via della legalità costituisce l’unico modello che ci potrà consentire in futuro di battere la disoccupazione e di avviare la rinascita della regione.
Sulla mancata industrializzazione abbiamo spiegato che per la Calabria l’unica industria deve essere quella del turismo mentre sulla sanità abbiamo ancora una volta sottolineato l’esigenza di migliorare la qualità delle prestazioni offerte dalle strutture regionali per evitare l’emigrazione dei nostri concittadini verso le regioni del nord del Paese.
Infine sulle infrastrutture si è ribadito il concetto che le grandi opere, a partire dal sistema ferroviario, sono la base di qualsiasi tipo di sviluppo del Mezzogiorno.
I giovani studenti hanno apprezzato le risposte e la disponibilità dei deputati che, a conclusione della seduta, hanno confermato l’impegno a partecipare a seminari organizzati dai due istituti sui temi dell’energia e sulla costruzione del ponte sullo Stretto.
La convinzione di tutti – ha sottolineato Misiti – è che l’incontro è stato un momento di formazione particolarmente importante anche per noi deputati.

Tempistica interessante

Nessuno avrebbe potuto pensare che un politico navigato come Gianfranco Fini potesse scegliere già oggi la via della scissione del PdL. Egli ha proceduto a un primo reale strappo politico che il Premier non ha apprezzato ma che non può certo proibire. La formazione di una corrente è un dato di fatto e con tale strumento il presidente della Camera potrebbe ingrossare le proprie fila, attraendo una fascia importante di scontenti forzisti di cui si fanno già nomi importanti, come quello di Pisanu.
Il cammino di Fini verso il centro si svolgerà in questi tre anni di legislatura. Ma già adesso si possono intravedere alcuni aspetti. I primi mattoni di un centro della politica italiana si stanno sistemando al proprio posto. Casini e Rutelli non nascondono la propria intenzione; vi è un ipotizzato avvicinamento tra Fini e l’MPA di Lombardo, ma la coincidenza più significativa è quella dell’abbandono di Luca Cordero di Montezemolo della presidenza Fiat, rendendosi disponibile per altre attività, tra cui la discesa nel campo della politica, proprio nel settore vasto e moderato del cosiddetto centro politico italiano, che esprime la sua massima potenzialità proprio nel Mezzogiorno.
Siamo forse alla vigilia di una Kadima italiana?



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