Cari amici,
la grande manifestazione unitaria di piazza del Popolo ci obbliga tutti a un “supplemento di indagine” per evitare che nella tredicesima regione la residua divisione nel centrosinistra possa regalare al centrodestra la Calabria.
L’insistenza di volere in Calabria il rinnovamento, cosa buona e giusta, solo attraverso una terza via, basata essenzialmente sulla società civile e su frange politiche non omologate, si è dimostrata vana, nonostante l’appoggio leale di IdV.
Le due coalizioni maggiori hanno presentato liste molto forti con un centrosinistra compattato sulla figura predominante del presidente uscente Loiero, che tra mille ostacoli è riuscito a condurre in porto una serie di iniziative positive per la regione.
Ciò sta portando inequivocabilmente ad un recupero accelerato di consenso al centrosinistra tra i cittadini in vista delle elezioni regionali. Lo dimostrano i sondaggi più seri che registrano i due veri contendenti sulla stessa linea di partenza, mentre la candidatura Callipo soffre per il rischio di favorire il centrodestra senza la prospettiva di entrare in Consiglio regionale.
È convinzione diffusa che l’unità del centrosinistra, compresa Italia dei Valori, consentirebbe al presidente uscente la vittoria sicura delle elezioni di fine marzo.
Dopo il congresso di IdV e l’assoluzione piena di Loiero ci sono ampie possibilità di convergenza in Calabria che vanno valutate e possibilmente attuate.
Si può realizzare un accordo politico stringente tra centrosinistra e IdV che preveda il coinvolgimento del candidato Callipo e degli uomini migliori della sua coalizione nel governo pulito della Calabria.
Questo significa una scelta coerente con il livello nazionale, dove nel mirino non c’è più il PD e Napolitano ma il centrodestra e Berlusconi.
Sono certo che ancora è possibile marciare divisi per colpire uniti, evitando il mercimonio tra politica e malavita che è tipico del potere esercitato dalle destre.
Evitare questa deriva dipende da tutti noi e dal passo indietro che sapremo fare per il bene comune.
Con stima. Aurelio Misiti