Le persone di buon senso non possono non esprimere -assieme all’associazione politico-culturale ProCalabria- che un giudizio positivo sui lavori del consiglio regionale, nella seduta di venerdì scorso. L’abolizione del listino, che significa non la nomina ma la elezione del consigliere, il consistente tentativo di contenere le spese di gestione del consiglio stesso e l’abolizione della figura del consigliere supplente, appaiono come elementi importanti per ristabilire un minimo di fiducia tra il “palazzo della politica” e l’opinione pubblica. Questo ha contribuito a chiarire i rapporti interni al centrosinistra, favorendo un clima di collaborazione che ha portato alla decisione di stabilire finalmente le primarie per la scelta del candidato a presidente. L’auspicio di Bersani di fare primarie di coalizione e l’appello sincero di Carlo Guccione a Pippo Callipo, candidato della società civile e appoggiato da Idv, di partecipare alle primarie, sono condivisi dall’associazione ProCalabria. Qualunque sia il prescelto dai cittadini votanti, andrà sostenuto dagli altri, ma gli altri dovranno essere i protagonisti della compagine del centrosinistra, che governerà la Regione. Le motivazioni di una tale scelta sono tutte contenute nei nostri scritti recenti ma anche nel discorso congressuale del presidente Di Pietro riferito alla Campania. Quella parte del suo intervento è assolutamente condivisibile ma è anche pari pari applicabile alla Regione Calabria. Lo statuto del Pd impone a tutti gli iscritti e anche a Bersani di consultare i cittadini con le primarie e quindi il candidato non può che essere il vincitore di quelle elezioni. Ciò esclude che ci possa essere un secondo candidato della coalizione. Pertanto se Pippo Callipo si candidasse con il solo appoggio di Pannella e di Idv non può che favorire le destre, come è stato sottolineato ampiamente da Di Pietro per la Regione Campania. ProCalabria, anche se non ha mai plaudito alle candidature unilaterali da imporre agli altri, ritiene tuttavia che, date le riconosciute qualità e la capacità di Callipo, anche di riconsiderare la propria posizione (è questa la caratteristica principale di un grande manager), si possa giungere a un accordo positivo che consenta di mettere a disposizione della nostra Regione l’esperienza politica dei Loiero, Bova, Censore e quella manageriale dell’ex presidente di Confindustria Calabria. Persistere nella candidatura solitaria e di testimonianza non sarebbe comprensibile affatto dai cittadini onesti calabresi. Nelle primarie ciascuno ha la stessa possibilità di affermarsi e se il vincitore non fosse il presidente uscente, ProCalabria sarà lo stesso impegnata a sostenere con tutte le sue forze il candidato presidente e liste del centrosinistra per evitare di consegnare la Calabria alla “politica”, che, come la stampa ha denunciato senza smentite, risulta essere collegata alla malavita organizzata.
Aurelio Misiti
deputato – gruppo misto
Presidente ProCalabria