Parco Marino, c’è il direttivo
S’insedia l’organismo: Migliori presidente, dentro Lomonaco e Magorno
Tirreno Cosentino
Il Parco Marino regionale della “Riviera dei Cedri” è operativo. E’ stato infatti nominato (e si è appena insediato) il consiglio direttivo dell’importante organismo regionale di gestione dell’area naturale protetta del Medio e Alto Tirreno.
Il direttivo del Parco è presieduto dal dottor Carlo Migliori; designazione, quest’ultima, ritenuta da più parti di grande qualità e prestigio.
Nell’organismo di gestione ci sono anche due sindaci: Carlo Lomonaco ed Ernesto Magorno (consigliere provinciale), rispettivamente amministratori di Praia a Mare e Diamante. Completano il direttivo: Agostino Brusco, Francesco Calabretta, Gioacchino Nappi e Patrizia Piro. Il parco è un’area di notevole valore paesaggistico e interessa parte dei comuni di Praia a Mare, Diamante e Acquappesa.
Gli studi condotti in campo botanico hanno evidenziato il notevole valore naturalistico dell’area, nella quale è stata riscontrata la presenza di specie di particolare importanza che oggi rischiano l’estinzione come, ad esempio, la rara “pteris vittata”.
Il consiglio direttivo, dopo aver deliberato l’adesione all’attuazione di “Sistema di Contabilità Ambientale”, ha assunto l’impegno su proposta del presidente Migliori, di programmare una serie di incontri, da tenersi entro il mese di gennaio, con le associazioni del territorio, gli operatori turistici e della pesca, gli enti e 1e forze sociali interessati.
«Detti incontri, non formali – si legge in una nota – serviranno a consentire al consiglio direttivo unitamente alla Comunità del Parco, dopo aver ascoltato il territorio nelle sue varie articolazioni, la formulazione del Piano del Parco e la redazione del Regolamento del Parco». Il presidente ed i consiglieri tutti hanno, infine, espresso la volontà di «operare in continuo contatto con le realtà sociali, economiche e culturali presenti, nell’interesse del territorio nella convinzione che il Parco deve rappresentare una opportunità di sviluppo che può essere perseguita attraverso la conservazione di specie animali e vegetali, comunità biologiche e singolarità faunistiche, la salvaguardia e la valorizzazione dei valori paesaggistici del territorio, la fruizione turistica, culturale, didattica e ricreativa in forme compatibili con la difesa della natura e della natura e del paesaggio».
GUIDO SCARPINO
Calabria Ora