Interrogazione dell’on. Misiti ai ministri dell'Ambiente e dell'Economia

ROMA. Premesso che:
nell’esercizio della delega legislativa di cui alla legge 15 dicembre 2004, n. 308 il precedente Governo, con il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 disponeva, all’art. 63, la soppressione delle autorità di bacino previste dalla legge 18 maggio 1989, n. 183 a far data dal 30 aprile 2006, trasferendo l’esercizio delle relative funzioni alle contestualmente istituite Autorità di bacino distrettuali;
le pur previste disposizioni tecnico-organizzative finalizzate ad assicurare la piena operatività delle Autorità di bacino distrettuali non venivano attuate per la sopraggiunta conclusione della XIV legislatura né le pur previste disposizioni transitorie sembravano sufficienti a ”sostenere”, in particolare, l’azione delle soppresse autorità di bacino di rilievo nazionale, tanto da generare l’invito dell’allora Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio On.le Matteoli ai relativi Segretari Generali ad esercitare tutte le funzioni necessarie per garantire la continuità amministrativa tra le strutture soppresse e quelle istituite, nelle more della piena operatività di queste ultime;
l’attuale Governo, nella complessa e generale attività di revisione del citato d. lgs. 152/2006 avviata sin dal proprio insediamento, individuava alcune significative criticità generate dal predetto strumento normativo e meritevoli di puntuali e tempestivi provvedimenti correttivi, tra le quali la necessità di prorogare le autorità di bacino di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183 sino alla data di entrata in vigore della decreto correttivo che definisse la disciplina in materia di distretti idrografici, conformemente attuata integrando, con le previsioni di cui all’art. 1 comma 3 del d. lgs. 8 novembre 2006, n. 284, l’art. 170 del d. lgs. 152/2006 citato;
la generale politica di contenimento della spesa pubblica, rafforzata dal luglio 2004 con il c.d. “decreto tagliaspese” (d.l. 168/2004) e proseguita attraverso strumenti legislativi ordinari e straordinari ha determinato, per le sette autorità di bacino di rilievo nazionale, una progressiva e significativa contrazione delle risorse finanziarie destinate al loro funzionamento, tale da ridurle di circa il 70% rispetto allo stanziamento “storico” previsto sin dalla loro costituzione;
nonostante le predette autorità di bacino abbiano attuato tutte le misure di risparmio possibili per adeguare le loro esigenze di ordine finanziario alle disponibilità assentite – peraltro parzialmente incrementate attraverso le ordinarie procedura di assestamento di bilancio – tale drastica riduzione dei finanziamenti ha generato situazioni di natura debitoria in ognuna di esse e, in particolare per l’Autorità di bacino del fiume Tevere, una procedura di sfratto esecutivo per morosità, non potendo corrispondere il canone di locazione dell’immobile sede dei propri Uffici dal settembre 2005;
lo sfratto di cui sopra sarà reso esecutivo, a meno di un intervento volto a rimuovere la situazione di morosità determinatasi, uno dei tre piani dell’immobile in cui hanno sede gli uffici dell’Autorità il 19 giugno p.v. con intervento, ove necessario, della Forza Pubblica;
la situazione creatasi nuoce gravemente alla piena operatività delle autorità di bacino di rilievo nazionale e, in particolare, rischia di essere totalmente pregiudicata tra poco più di quindici giorni per l’Autorità di bacino del fiume Tevere, che vede allocate al piano interessato dallo sfratto esecutivo tutte le risorse hardware essenziali al puntuale adempimento delle proprie funzioni ;
in data XX maggio 2007 è stato formalizzato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze il D.M. che autorizza l’accesso al fondo speciale di riserva per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie a contrastare la grave situazione determinatasi, ivi compresa quella concernente l’Autorità di bacino del fiume Tevere;
la procedura tecnico-amministrativa conseguente alla predetta autorizzazione richiede tempi di attuazione non compatibili con il termine ultimo fissato per l’esecuzione dello sfratto;
per sapere:
se e quali azioni i Ministri abbiano cominciato o intendano avviare al fine di garantire la piena funzionalità ed operatività delle autorità di bacino di rilievo nazionale e, in particolare, al fine di evitare l’esecuzione forzata dello sfratto interessante l’Autorità di bacino del fiume Tevere che, come evidenziato in premessa, ne comporterebbe l’impossibilità ad assolvere il proprio mandato istituzionale.

on. Aurelio Misiti
deputato di Italia dei Valori
www.aureliomisiti.it



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