Il protocollo di Kyoto costituisce un primo passo per poter ridurre la dipendenza dell’Italia dall’importazione di combustibili fossili. E’ inoltre un elemento importante di riflessione sulla crisi economica del Mezzogiorno, in quanto il Sud, rispetto al sistema energetico-ambientale, ha le stesse caratteristiche dei paesi sudamericani: produce ossigeno e consente all’Italia di poter firmare accordi restrittivi sulla produzione di inquinanti atmosferici. In questa situazione le regioni del Sud devono ottenere i crediti energetici come collaborazione indiretta allo sviluppo.
Il programma dell’Unione indica inoltre con chiarezza la preferenza dell’uso del gas metano rispetto agli altri combustibili fossili. Sono significativi gli spunti relativi all’efficienza energetica, riducendo così del 20% i consumi. Vanno assicurate anche la sicurezza di approvvigionamento e una maggiore concorrenza nel settore. Andranno previsti inoltre centri di eccellenza nel settore energetico e ambientale per lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica.
di Aurelio Misiti
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