Le notizie allarmistiche riportate dalla stampa nazionale sulla siccità e sul clima fanno più male che bene – lo ha affermato il prof. Aurelio Misiti, deputato di Italia dei Valori, già Preside della Facoltà di ingegneria dell’Università La Sapienza di Roma.
Hanno ragione Prodi e Di Pietro ad invitare tutti alla calma e alla razionalità.
Gli sprechi dell’acqua dolce, in un paese ricco di acqua come il nostro, hanno solo valenza economica, mentre gli allarmismi potrebbero far passare nell’opinione pubblica un falso messaggio, che preannuncia una mancanza della risorsa idrica in Italia.
E’ fuorviante e diseducativo, infatti,- avverte l’esponente di IDV- l’invito di alcuni esponenti di associazioni ambientaliste a non far la doccia e a non lavarsi.
Altro esempio, denunciato dalla stampa odierna, è lo “spreco” di acqua in agricoltura.
Il maggior consumo non significa affatto che l’acqua usata è definitivamente perduta ma semplicemente che essa entra in maggior quantità nel ciclo idrico naturale.
E’ corretto invece dire che gli sprechi e l’inquinamento idrico nell’industria, nell’agricoltura e nella vita civile, fanno crescere i costi dell’acqua.
Nessuna influenza quindi sulla quantità di acqua disponibile, che rimane sostanzialmente la stessa e, se utilizzata bene, può soddisfare le esigenze di una popolazione mondiale anche cento volte più numerosa dell’attuale.
Con tutti gli sprechi – conclude Misiti – nei paesi sviluppati l’uomo utilizza soltanto l’un percento dell’acqua circolante nel ciclo naturale.
on. Aurelio Misiti
deputato di Italia dei Valori
www.aureliomisiti.it