POLISTENA (RC). Non è il numero delle leggi che qualifica l’azione di Governo ma la loro qualità. In Italia occorrerebbe farne una sola per annullare almeno 40 mila, invece quattro stimabilissimi onorevoli colleghi (Santanchè, Crosetto, Conti e Filippi) hanno deciso di rinunciare allo stipendio a favore della comunità di don Gelmini, come protesta per lo scarso lavoro che il Governo permetterebbe loro di fare, affermando che, con Berlusconi, nello stesso periodo di tempo erano state licenziate 135 leggi al posto delle 48 attuali.
“A prendere i soldi senza fare niente non ci sto” dichiara uno di loro. C’è da osservare invece che sarebbe necessario modificare il “network” parlamentare, aggiornare il Regolamento e lavorare per sessioni, come i Parlamenti moderni, consentendo così ai deputati e ai senatori di rapportarsi di più con le realtà territoriali. Altrimenti il nostro Parlamento corre il rischio di legiferare in una torre d’avorio, accrescendo così il distacco tra i cittadini e le Istituzioni.
on. Aurelio Misiti
deputato di Italia dei Valori
www.aureliomisiti.it